Il Pek ha parlato della finale di Coppa Italia di domani sera. E su chi dovrà deciderla
David Pizarro al Corriere dello Sport-Stadio ha parlato anche dei singoli. Di coloro da cui si aspetta qualcosa in più nella finale di Roma tra Fiorentina ed Inter. A partire dal centrocampo, sua zona del campo fino a non molti anni fa.
La finale di domani opporrà anche due tra i migliori play della serie A, Amrabat e Brozovic. Su chi punta ?
«Sono due giocatori diversi. Mi preme però ricordare che, così come Italiano è stato bravo a reinventare il marocchino regista, l’uomo che ha saputo davvero esaltare le qualità di Brozovic è stato il mio amico Spalletti. Sofyan mi piace un sacco perché è un tuttofare. Copre ogni parte di campo in modo impressionante mentre l’interista è il classico metronomo».
A breve inizierà a fare il corso master per ottenere il patentino Uefa Pro, ci dica come fermerebbe Lautaro, Dzeko o Lukaku.
«Facile, tenendo la palla dall’altra parte del campo (ride, ndc). L’unico modo è questo. In questo momento all’attacco dell’Inter riesce tutto. Ma del resto quando in rosa hai un campione del mondo e due specialisti come Edin e Romelu…».
Immagini di dover stimolare un giocatore viola affinché sia il valore aggiunto della partita.
«Andrei subito a parlare con Gonzalez. Mi aspetto tanto da lui. La doppietta contro il Basilea non può bastare. Guardandolo negli occhi, gli direi: “Nico, sveglia: devi vivere questa finale come la definitiva rivincita a livello personale dopo la grande beffa che ti è costata il Mondiale. So che ce la puoi fare”. Io ho sempre apprezzato i giocatori con qualità come lui. Ma da loro non mi stancherò mai di chiedere qualcosa in più».
Tre italiane nelle tre finali d i coppe europee, che pensa?
«Francamente, per quella che da qualche anno è la valutazione che si fa del calcio italiano all’estero, sono un bel po’ stupito. Non so dire ora se si tratti o meno di un fuoco di paglia. Non me lo auguro, anzi spero che sia solo il primo step perché il vostro pallone torni a un certo livello».
È d’accordo con chi dice che forse la finalista meno causale delle tre sia la Roma?
«Il rischio è quello di sminuire il lavoro delle altre però… cavolo se si vede la mano di Mourinho nella sua squadra a livello internazionale! Guardate cosa è riuscito a fare in questo finale di stagione, con una rosa che ha perso via via pezzi: è un top. In Europa si vede che i giallorossi danno qualcosa in più».
Di
Redazione LaViola.it