Il classe 2000 del Pisa ha un obiettivo: fare come Gudmundsson. Con Gila come allenatore: “Spero di emulare il suo percorso”
Matteo Tramoni, Gilardino e l’esempio Gudmundsson. E’ nato ad Ajaccio nel 2000, ha rappresentato la Francia nelle selezioni giovanili, ma di recente ha ottenuto la cittadinanza italiana. Spalletti lo aveva fatto seguire, spera possa fare altrettanto anche Gattuso. Intanto il centrocampista parla così alla Gazzetta dello Sport, soffermandosi sull’esplosione di Gudmundsson proprio con Gilardino: «Spero di emulare il percorso di Albert, perché quando ho visto la sua crescita ho pensato che seguendo i consigli dello stesso mister potessi esserne capace anche io».
SALVEZZA. «Io ci credo, come credevo lo scorso anno nella promozione. Il gruppo ad oggi è praticamente lo stesso e nella scorsa stagione era stato la nostra forza. Abbiamo le armi giuste per raggiungerla. La promozione dello scorso anno è stata qualcosa di indimenticabile, è stato bellissimo. Adesso diventa più difficile, quindi se dovessimo realmente conquistare la salvezza credo che la città sarebbe ancora più felice».
NAZIONALE. «Sì, ma è solo un pensiero. Mi farebbe enormemente piacere. È presto per pensare di poter giocare il prossimo Mondiale con l’Italia, ma è ancora presto. È un grande sogno. Vedremo, ma il primo obiettivo è fare bene con il Pisa. Poi vedremo cosa accadrà».
Di
Redazione LaViola.it