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Editoriali

Pioli vuole i rinforzi ma Corvino prende tempo. Dalla Germania buone notizie ma attenzione al futuro di Chiesa. Perché il silenzio di Nardella?

La Fiorentina torna dal ritiro di Germania con una certezza: Stefano Pioli sta facendo un grande lavoro col materiale a disposizione, ma se la squadra dovrà essere competitiva e non essere una stagione piena di problemi, servono rinforzi. Di qualità.

Ancora una volta Pioli, questa volta al termine della gara contro il Wolfsburg, ha suonato il campanello di allarme. Si aspettava i rinforzi nelle settimane passate, adesso si augura che arrivino in settimana. Una speranza, una volontà che in qualche maniera si scontra con quanto fatto sapere da Corvino (come riportato dal Corriere Fiorentino) che invece predica calma e tempo. E soprattutto che sarà una squadra costruita per divertirsi e togliersi qualche soddisfazione. E pensare che quando è tornato a Firenze annunciò a tutti che lo aveva fatto perché era arrivato il momento di vincere qualcosa con la Fiorentina.

In un mercato dove la Fiorentina ha ceduto i suoi giocatori migliori incassando decide, decine e decine di milioni (senza dimenticare quanto risparmierà sul monte ingaggi, visto che si è privata di quei giocatori dagli ingaggi più alti) tutti si aspettavano che Corvino agisse in anticipo, per sorprendere la concorrenza e dare sin da subito a Pioli un gruppo su cui lavorare. Invece, a meno di due settimane dall’esordio in campionato il tecnico viola non sa ancora su chi potrà contare.

Corvino in questi giorni continuerà a lavorare per chiudere alcune operazioni ma il livello di giocatori seguiti è di un target che difficilmente potrà far fare il salto di qualità alla squadra o cambiare volto. L’arrivo di Sneijder al Nizza (a 1.8 a stagione per due anni) potrebbe liberare la strada per arrivare a Eysseric. Corvino non vuol spendere più di 4 milioni per il centrocampista francese. C’è poi la vicenda Jesé Rodriguez. Un giocatore, cresciuto nel Real Madrid ma poi passato al Paris Saint Germain. Dal 2011 a oggi ha una media molto bassa di presenze a campionato, tra le 20 e 30 partite a stagione, coppe comprese. Nella sua esperienza al Paris Saint Germain solo 9 presenze. Eppure ha un costo del cartellino che varia tra i 12 e 14 milioni di euro e un ingaggio netto di circa 3.5 milioni a stagione. Cifra, quest’ultima, fuori dalla portata della Fiorentina ma Corvino è convito che alla fine riuscirà a prendere il giocatore. Se prenderà Jesé, il Direttore Generale viola lascerà cadere la pista che porta a Politano e andrà a prendere un altro giovanissimo esterno.

In tutta questa situazione c’è poi da risolvere i casi Kalinic e Badelj. Serve una volta per tutte decidere, da tutte le parti in causa, decidere cosa fare: rimanere o andare via. Questa lunga attesa è solo un grosso danno per la Fiorentina. La gara, per quella che può valere, contro il Wolfsburg lo ha dimostrato: con o senza Kalinic la Fiorentina cambia radicalmente.

Infine, attenzione a Federico Chiesa. Per due motivi: il rinnovo del contratto e il Napoli. Per il primo punto fino a oggi tra le parti c’è stato il silenzio assoluto. Nessuna proposta concreta per il valore del giovane giocatore e per blindarlo. Una situazione che col passare dei giorni e delle settimane potrebbe diventare un problema serio. Per il secondo punto attenzione al passaggio, o meno, del turno dei partenopei in Champions League. Se la formazione di Sarri riuscirà a superare il Nizza e qualificarsi per la fase a gironi della Champions allora De Laurentiis sarà pronto a fare una offerta alla Fiorentina per Chiesa. Si parla di 40 milioni di euro, e davanti a queste cifre difficilmente Corvino e i dirigenti viola potrebbero dire di no.

La speranza è che tutto questo non accada, ma se alla fine dovesse arrivare anche la cessione di Chiesa allora sarà finito tutto, con le prevedibili conseguenze da parte di tifosi e città.

A proposito, lo avevamo sottolineato nei giorni scorsi e lo ribadiamo anche adesso: perché il Comune di Firenze, nella persona del Sindaco di Firenze Dario Nardella non si è espresso, non ha preso una posizione, su quanto sta accadendo, visto che la Fiorentina resta un valore, un qualcosa di speciale per Firenze? Silenzio assoluto. Stesso discorso per il tifo organizzato.

Una domanda che si fanno in molti ma che per adesso non ha trovato risposta.

 

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