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Editoriali

Pioli sorride, le nazionali fanno bene ai suoi giocatori. Morale alto per tanti, a Napoli il primo vero test

Le convocazioni con le rispettive nazionali fanno sorridere i viola. E Pioli pensa già alla trasferta di Napoli

A Federico Chiesa sono bastati venti minuti, per prendersi la scena e – di fatto – salvare la Nazionale di Mancini dalla prima sconfitta in gare ufficiali. L’esordio del Ct nella Nations League non è stato indimenticabile, ma la partita di Bologna ha messo in luce una volta di più le qualità del talento viola, che nel post partita si è preso i complimenti degli addetti ai lavori e dello stesso Commissario Tecnico.

Federico ha cambiato volto all’Italia, con il suo ingresso in campo ha rimesso in gioco partita e risultato. Il rigore conquistato, e poi trasformato da Jorginho, ha confermato tutte le sue qualità. Pioli può sorridere, perché alla vigilia della partenza dei suoi giocatori per gli impegni delle varie nazionali, aveva auspicato che in tanti giocassero. Ed il tecnico viola è stato, fin qui, accontentato, perché Pjaca ha giocato un’ora abbondante con la Croazia, Biraghi e Milenkovic hanno giocato una partita intera, Pezzella e Simeone giocheranno in nottata da titolari contro il Guatemala. Soddisfazione, perché oltre che con minuti nelle gambe (ad inizio stagione conta soprattutto giocare), in tanti torneranno con il morale altissimo.

E quella che comincerà lunedì sarà per la Fiorentina la prima settimana davvero probante della stagione. Il test di Napoli è di quelli significativi per capire a che punto sia l’esuberante e sbarazzina Fiorentina di Pioli. Dopo i successi contro Chievo e Udinese, la squadra di Ancelotti farà salire il livello su tutti i fronti. Pioli, così come il tecnico partenopeo, riavrà la squadra al completo soltanto giovedì, per questo al San Paolo potrebbe anche proporre qualche novità rispetto alle prime due partite. Sicuramente tornerà Veretout in cabina di regia ed a centrocampo sembra difficile poter rinunciare a Benassi, versione goleador in questo avvio di stagione. Occhio però a dare per escluso Edimilson (impegnato oggi e martedì con la Svizzera), che ha convinto in modo particolare Pioli ed il suo staff in questo primo mese fiorentino. Dalla parte di Gerson c’è ancora il fatto di essere rimasto due settimane ad allenarsi a Firenze, al contrario del compagno. Ma mai dire mai.

In attacco, molto dipenderà da come tornerà Pjaca a Firenze. La tentazione di lanciarlo dal primo minuto c’è, ma per Pioli potrebbe essere ancora un’arma per indirizzare la partita nella ripresa, come è stato contro l’Udinese. Mirallas continua a crescere di condizione, mentre Eysseric contro l’Udinese è piaciuto particolarmente a Pioli. Insomma, le alternative non mancano anche là davanti.

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