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Pioli scuote la Fiorentina e il futuro è incerto, ma il problema non è solo l’allenatore. Campionato deludente, siamo al punto di un anno fa. La Coppa Italia però può salvare tutto
Le parole nel dopo gara di Fiorentina-Lazio da parte del tecnico viola hanno spiazzato tutti, società compresa ma ieri il tecnico ha parlato con i Della Valle per chiarire
Stefano Pioli dopo Fiorentina-Lazio ha detto: “Non sarà l’opzione a decidere se rimarrò a Firenze, ma i miei stimoli e le mie motivazioni. Io ho già una mia idea precisa”. Parole che sanno di addio anche se martedì il tecnico ha avuto modo di parlare con Diego e Andrea Della Valle per chiarire quei concetti.
Possibile, anzi probabile, che a fine stagione Pioli e la Fiorentina prenderanno due strade diverse con il tecnico che però non può essere indicato come unico responsabile di una stagione che sta andando ben al di sotto delle aspettative. Dati alla mano la Fiorentina è nella stessa posizione di un anno fa con gli stessi punti (7) di distanza dal settimo posto e sempre le stesse squadre davanti. Ci si aspettava di più, un miglioramento da parte della Fiorentina e dunque della classifica per lottare concretamente per l’Europa, e invece anche quest’anno sembra un obiettivo ormai lontanissimo.
Questa Fiorentina non è migliorata a livello di gioco e le responsabilità di Pioli certamente ci sono. Ma siamo sicuri che con un altro allenatore le cose sarebbero andate tanto diversamente? La qualità della rosa non è da decimo posto ma neanche, probabilmente, da sesto o quinto.
Alla base del limbo della Fiorentina c’è sempre un’asticella che viene costantemente abbassata, di anno in anno e chi pensa che dopo Pioli si potrà ricominciare a salire o che avrà inizio una nuova Fiorentina sbaglia, lo dice la storia recente. Sono anni ormai che i Della Valle hanno abbassato le ambizioni e anche il monte ingaggi (quest’anno l’ottavo) lo dimostra. Non ci sono elementi che fanno pensare che dalla prossima stagione la proprietà abbia in mente di cambiare le cose.
Basterebbe poco per poter fare un campionato da quarto/quinto posto vista la mediocrità dell’attuale Serie A, ma diventa impossibile se non c’è alla base la volontà della proprietà.
Ma questa stagione può raccontare ancora qualcosa di importante e di bellissimo perché la Fiorentina è in corsa per la finale di Coppa Italia e la partita di fine aprile a Bergamo può rappresentare un salvagente inaspettato. Vincere contro l’Atalanta in trasferta sarà difficilissimo ma la Fiorentina può e deve crederci perché in 90 minuti si giocherà una finale di Coppa Italia che potrebbe riscrivere la storia recente della squadra viola.