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Pioli: “I risultati danno convinzione. Stiamo crescendo con una nostra identità. Simeone…”
Parla così Stefano Pioli in conferenza stampa: “Una partita importante, lo sapevamo che per dare un senso al pari di domenica scorsa serviva una vittoria. Lo abbiamo dimostrato per la voglia di fare la partita, di essere veloci e concreti. Anche se non mi è piaciuto l’inizio del secondo tempo, non siamo entrati bene: sono errori che a volte puoi pagare caro. Classifica? Cerco di essere equilibrato e obiettivo. La squadra sta crescendo, poi i risultati danno più convinzione. Ma ce la stiamo giocando, a parte un paio di scivoloni come a Crotone o nella ripresa con il Chievo. La squadra ha un suo modo di stare in campo e di giocare le partite. Possiamo ancora crescere, è un campionato equilibrato: a parte le prime cinque le altre se la giocano tutte, gli equilibri sono deboli e nessuno ti concede niente.
Simeone? Su 15 partite per 9 volte è stato decisivo tra gol e assist, vuol dire che la sua prestazione ha raccolto in questi termini. Poi secondo me c’è anche altro, prestazioni e atteggiamento. Secondo me i giocatori offensivi stanno facendo molto bene, anche se possono crescere come tutti. Identità? Oggi prima della partita ho detto ai miei giocatori che Iachini è appena arrivato, ma noi stiamo lavorando insieme da 4-5 mesi. Bisognava far vedere che c’era una differenza tra noi e loro nello stare in campo e nell’idea di gioco. Questa differenza c’è stata, vuol dire che la squadra sta crescendo. Mi piace la gestione della palla ma non fine a sé stessa. Dobbiamo migliorare.
Cosa non mi è piaciuto? All’inizio del secondo tempo abbiamo smesso di muoverci veloce, bastano 5 minuti e un episodio e la partita si complica. Bisogna stare attenti e determinati, noi vogliamo essere una squadra che gioca a calcio con intensità. Bisogna essere fedeli al nostro stile di gioco. Cinismo? È un’arma eccezionale per il campionato italiano, è impensabile avere 9-10 occasioni da gol. La media è 5-6 a partita, quindi più sei concreto più punti fai. Dove possiamo arrivare? Sono sincero, non lo so. È un campionato equilibrato, sotto le prime cinque c’è possibilità per tante squadre. In tante possono arrivare dal sesto al tredicesimo posto: dal Torino alla Samp, dal Genoa al Chievo al Bologna. Io so che la squadra può crescere ancora tanto, dobbiamo lavorare giorno per giorno e poi vedremo se avremo dato il massimo o potevamo fare di più”.