L’allenatore della Fiorentina commenta in sala stampa il pareggio 0-0 contro il Napoli: “Stiamo dando continuità alle prestazioni”.
Stefano Pioli commenta così lo 0-0 al Franchi contro il Napoli: “Un pareggio quasi come una vittoria? La prestazione c’è tutta da parte della squadra, per spirito, per generosità, voglia di superare un ostacolo difficile. Quando non vinciamo non siamo mai soddisfatti, ma è l’avversario più forte che abbiamo affrontato quest’anno. Siamo riusciti spesso a non farli giocare, resta una prestazione positiva. Nel finale abbiamo sofferto l’inferiorità numerica ma non abbiamo mollato. È un gruppo che non si arrende mai, e vuol dire che è forte”.
CARATTERE. “La squadra sta trovando prestazioni, continuità, siamo la Fiorentina e dobbiamo giocare da Fiorentina, a volte dobbiamo giocare contro squadre più forti di noi, come il Napoli. Ma se mettiamo in campo questa voglia possiamo dire la nostra. È un campionato equilibrato, arrivare 6° o 10° quest’anno sarà per un niente. Bisogna riuscire sempre a portare via il massimo. Il Napoli è una squadra che pressa molto, abbiamo fatto qualche passaggio di troppo indietro a Lafont, ma abbiamo avuto le nostre occasioni”.
SOSTITUZIONE. Sul cambio forzato Mirallas-Simeone, mentre Pezzella era a terra: “Quando è entrato in campo Simeone non mi ero accorto di Pezzella, credevo fosse un problema risolvibile. Ma Mirallas doveva uscire per forza, ha avuto un problema muscolare. Non poteva rimanere in campo, mentre Pezzella ha fatto la ‘figura’ lì in mezzo e ci ha dato una mano”.
CHE CUORE PEZZELLA. “Assolutamente sì. German è l’erede naturale per determinazione, valori e attaccamento di Davide. Noi l’anno scorso avevamo tre giocatori di grande personalità a cui mi appoggiavo: Pezzella, Davide e Badelj. È rimasto solo German, credevo per lui fosse una situazione difficile, ma si sta imponendo alla grande. Spero per lui e per la squadra che l’infortunio non lo faccia restar fuori per diverso tempo”.
LAFONT. Riscatto dopo qualche critica. “Le critiche fanno parte del gioco, ci stanno per tutti. Noi bisogna essere bravi a credere in quello che facciamo. Ho sempre creduto nelle qualità di Lafont, ha 20 anni e deve crescere negli errori. Ma stanno venendo fuori le sue qualità e la sua personalità”.
LAFONT PIU’ SICURO. “Ho fatto il difensore, ho giocato con portieri che mi facevano sentire fiducia e altri che non si facevano sentire. Mi piace Lafont perché lo vedo sicuro e presente, lo è sempre di più. Non dimentichiamoci la lingua, e tutte le cose che sta facendo di diverso. Cultura, ambiente e altro. Non siamo mai bravi ad avere equilibrio, prima era scarso e ora è un fenomeno magari. Ma deve continuare così, è giovane e ha prospettive”.
MODO DI AFFRONTARE IL NAPOLI. “Se avessimo aspettato il Napoli loro ci avrebbero preso campo, e portare gli avversari in area sarebbe stato pericoloso con una linea difensiva nuova così. Credo che Ancelotti non si aspettasse la nostra difesa così, siamo stati bravi dietro a parte un paio di scelte non giustissime di Hancko, ad accettare i duelli. Abbiamo fatto bene, con coraggio”.
LAVORO DI SQUADRA. “Nel calcio di oggi se non lavori da squadra hai poche possibilità, i due attaccanti hanno lavorato molto in avanti ma è quello che chiedevamo loro. Per provarci e avere qualche giocata. Per poco non siamo riusciti a trovare la giocata vincente”.
Di
Marco Pecorini