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Pioli: “Nessuno dei giocatori mi aveva chiesto di andare via ma bisogna ripartire. Mi hanno promesso squadra competitiva”

  • Al terzo giorno di ritiro a Moena il mister Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa:

Un gruppo che deve essere completato dal mercato, sono partiti giocatori importanti e altri partiranno. C’è una linea da seguire, qual è la filosofia del mercato della Fiorentina?
“La filosofia è chiara: si è chiuso un ciclo e un altro si dovrà aprire. A me è stato promesso una squadra competitiva. Sono l’allenatore e vorrei avere subito la squadra a disposizione, ma è chiaro che c’è un mercato da fare. Quelli che arriveranno dovranno essere orgogliosi di vestire la maglia viola, orgogliosi di Firenze”

Quando hai avuto il colloquio decisivo per accettare la Fiorentina, lo scenario era questo?
“Lo scenario era quello di affrontare situazioni individuali in maniera chiara. Abbiamo bisogno di giocatori motivati, soddisfatti e disponibili al 100%. devono essere orgogliosi di vestire questa maglia. Il tempo passa ma la squadra deve essere completata”

Kalinic ha chiesto di andare via, si sono altri giocatori che hanno chiesto la cessione?
“Io il giorno dopo che ho firmato con la Fiorentina ho parlato al telefono con tutti i giocatori e nessuno mi ha detto che non sarebbe venuto in ritiro o che volevano andare via. Certo, una cosa è parlare al telefono e un’altra è quella di persona. Una buona base c’è, alcuni hanno capito la situazione, altri giocatori importanti rimarranno. Io sarà il garante della serietà e professionalità del lavoro della squadra. La fiducia va conquistata e capisco la situazione che c’è attorno alla Fiorentina. Faremo di tutto per fare risultati importanti. I giocatori sono importanti, alcuni hanno già dimostrato qualcosa d’importante ma con loro non c’è da avere la fretta”.

La difesa è già pronta? Vecino ci hai parlato, che sensazione hai avuto? E quale sarà il futuro di Kalinic?
“Vitor Hugo e Gaspar in questi giorni non mi possono far vedere il proprio potenziale perché siamo ancora pochi. Gaspar è rapido e intelligente. Non mi interessa se è sinistro, destro, alto o basso. L’importante che sappia leggere velocemente le situazioni di gioco. Ho parlato con Vecino ma anche con altri giocati, questo è un momento importante per conoscersi. Vecino lo ritengo fortissimo, un anno alla Lazio l’abbiamo anche chiesto, Ha tutto per essere un grande giocatore ma il mercato non lo faccio io. Io allenerò i giocatori che la società mi mette a disposizione. Aspetto Nikola, giocatore molto forte. Mi piacerebbe allenare ma chiaramente voglio capire da lui la situazione”

Chi sarà il nuovo capitano e con quale modulo giocherà la Fiorentina?
“Per quanto riguarda il capitano ho le idee chiare, per il sistema di gioco non sarà un’idea unica e fissa. Bisogna lavorare su tanti aspetti e potranno emergere altre situazioni di gioco”

Su Bernardeschi e Saponara?
“Per quanto riguarda gli esterni sono importanti in ogni sviluppo di gioco, io preferisco giocatori abili, capaci di fare l’uno contro uno e non dare punti di riferimento. Saponara ha avuto un piccolo problema, ci sarà da aspettare un po’. Ha già dimostrato di avere qualità e caratteristiche giuste. E’ un giocatore dal potenziale importante che deve sfruttare al meglio”.

Su Bernardeschi e Kalinic?
“Non credo sia una questione di rimanerci male o meno. Con Federico ci ho parlato, gli ho comunicato le idee e le linee giuda. E’ chiaro che mi piacerebbe allenare giocatore importanti come Bernardeschi e Kalinic ma il calcio è anche questo. Per quanto riguarda la preparazione non conosco un allenatore che non voglia partire forte. Non fare, purtroppo, le competizioni europee potremo lavorare con maggior dettaglio in tutte le varie situazioni”

Sulla messa in vendita della società da parte dei Della Valle?
“Non mi preoccupa perché ho voluto fortemente questa possibilità, la società mi ha cercato fortemente. Io l’ho voluta perché Firenze mi ha dato da giocatore e spero che sia così anche da allenatore. L’ultima stagione ci sono stati dei problemi ma con il lavoro speriamo di aiutare tutte le componenti a essere più uniti”

L’ultima stagione all’Inter e questa alla Fiorentina…
“Io quando ho perso la Fiorentina sapevo che non sarebbero state rose e fiori anche se non sapevo come sarebbero andate le situazioni di ogni giocatore. Io mi rendo conto che l’addio di certi giocatori sia dura per i tifosi però finisce una cosa e si riparte per farne un’altra perché alla fine la cosa più importante è che la Fiorentina resta. Sarà una sfida belle e affascinante e assieme ai miei giocatori, a tutto l’ambiente, cercheremo di fare cose importanti e soddisfacenti.

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