Rassegna Stampa

Pioli, la notte dei lunghi consigli: ha deciso Commisso

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All’alba (americana) di ieri Rocco ha dato l’ok per l’esonero del tecnico. Amareggiato, arrabbiato, sconcertato, deluso per la piega che ha preso la vicenda

La notte ha portato l’esonero di Stefano Pioli, scrive il Corriere dello Sport. Più una necessità che un consiglio per abbattere il muro contro muro tra la Fiorentina e il tecnico dopo la sconfitta di domenica contro il Lecce, dopo la prestazione della squadra, dopo il lunedì trascorso a trovare un punto d’incontro tra la volontà del club di non sollevare Pioli dal proprio posto e quella di Pioli di non dimettersi per lo stesso motivo: economico. Siccome quel punto non si sarebbe mai raggiunto, rimaneva una sola cosa da fare alla Fiorentina: l’esonero. La notte tra lunedì e martedì è stata lunga e resa ancora più lunga dal fuso orario tra Italia e Stati Uniti, ma all’alba (americana) è arrivato l’ordine: via Pioli.

A darlo ovviamente l’unica persona che poteva: Rocco Commisso. Amareggiato, arrabbiato, sconcertato, deluso per la piega che ha preso la vicenda, forse prima ancora dal lato umano che sportivo, sempre ricordando che la conoscenza tra presidente e allenatore è stata solo per telefono e mai di persona in questi mesi. La Fiorentina si era tenuta anche la mattina di ieri per un ultimo, improbabile tentativo di arrivare alle dimissioni di Pioli, però né dal tecnico sempre lì presente al centro sportivo e né dai procuratori che lo rappresentano c’è stato il minimo segnale che la cosa potesse accadere: e quando in Italia erano all’incirca le 11 e nel New Jersey neppure stava facendo chiaro, Rocco Commisso ha disposto. Un’ora scarsa, poi il comunicato chiudeva il Pioli-bis a Firenze da allenatore nel modo peggiore.

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