Il tecnico ha regalato a giocatori e staff un anello d’argento, con il giglio di Firenze e l’inno di Narciso Parigi: unione nel nome di Firenze e di Davide.
Di scaramanzie, superstizioni e rituali il mondo del calcio ne è pieno. Ne sa qualcosa anche Stefano Pioli, che forse non sarà così superstizioso ma che tiene alla cura dei dettagli, in campo e fuori. E da qualche mese ce n’è uno davvero particolare, che l’accompagna in ogni gara. Gli osservatori più attenti, infatti, avranno notato che l’allenatore viola indossa un anello speciale nella mano sinistra. Un anello col giglio di Firenze, in argento, con l’inno della Fiorentina in rilievo che avvolge questa sorta di amuleto. Così scrive La Repubblica.
REGALO. L’idea è di Francesco Pestellini, che tramanda da generazioni (fin dal 1915) l’arte orafa della sua famiglia. A ottobre Rocco De Vincenti (team manager della Primavera e cognato di Pestellini) decide di regalarlo a Pioli per il suo compleanno e il tecnico non se lo toglie più. “Cuore Viola”, questo il nome dell’anello, riscuote un grande successo. Il tecnico della Fiorentina decide di regalare gli anelli a tutti i suoi giocatori per Natale, compreso lo staff e Giancarlo Antognoni.
PORTAFORTUNA. L’orafo Pestellini scherza sull’amuleto portafortuna visto che la Fiorentina si è rivelata anche una squadra esperta in fatto di rimonte dettate dal cuore e dalla voglia di conquistare, passo dopo passo, quel ritorno in Europa nel nome di Astori. Perché qui il concetto va oltre la superstizione. L’anello è il simbolo dell’eternità, dell’unione. È un ornamento che sigilla un patto, un’intesa, una promessa. Quella che squadra e tecnico hanno stretto nel momento più duro, per ripartire insieme. Il giglio che avvolge le parole dell’inno viola, quasi a ricordare che la Fiorentina è una questione preziosa che va ben oltre al risultato e che coinvolge l’anima di una città intera follemente innamorata della sua squadra.

Di
Redazione LaViola.it