Duecentosettanta minuti per dare il via a quello che Stefano Pioli ha definito, sorridendo, «il Piano B». L’agenda per la prossima stagione, le date per la nuova preparazione sono già state ufficializzate: la Fiorentina sarà a Moena dal 7 al 22 luglio, ma se davvero la squadra riuscirà a conquistare l’ultimo vagone per l’Europa si comincerà a lavorare a metà giugno, a Firenze. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio. Prima, però, serve il finale perfetto di questa stagione cominciata nel segno della rivoluzione. C’è in ballo anche una piccola sfida morale: questa rosa, la cui età media è di poco inferiore ai 25 anni, ad oggi, ha appena 2 punti in meno rispetto a quella di un anno fa, all’anagrafe ben più esperta (età media a partita di 27,2).
Quota 60, che nel maggio 2017 con Sousa in panchina è valsa l’ottavo posto, è lontana solo sei lunghezze ed i punti in palio sono ancora 9. E tutti sono pronti a schiacciare il piede sul gas: i conti, poi, si faranno alla fine. Dopo aver riacceso l’entusiasmo, dopo essere riusciti, in questa seconda parte della stagione a battere due grandi, la Roma all’Olimpico e il Napoli al Franchi, nessuno si tira indietro. Serviranno vittorie, a cominciare da domani a Genova contro i rossoblù di Giuseppe Rossi. La squadra di Ballardini ha vinto sei delle ultime nove partite interne di campionato: meglio hanno fatto solo le prime due della classifica, Napoli (8) e Juventus (7). I viola, dall’altra parte, hanno conquistato il successo in sette degli ultimi 10 incontri, 7 come le partite terminate a porta inviolata. Per la Fiorentina ci sarà poi il Cagliari al Franchi, prima del possibile spareggio di San Siro contro il Milan dell’ultima giornata.

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Redazione LaViola.it