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Pioli: “Domani qualche cambio ma voglio continuità. Siamo ambiziosi, ogni partita è un esame”

Vigilia di Inter-Fiorentina, il tecnico viola interviene in conferenza stampa dal Franchi per presentare la sfida.

Conferenza stampa di vigilia di Inter-Fiorentina per Stefano Pioli, tecnico viola.

Sulla sfida Simeone-Icardi: “Giovanni sta crescendo tanto. Chiaro che Icardi ha una media gol impressionante, è un animale da area. Simeone ha caratteristiche diverse, ma ha ampi margini di miglioramento”.

Sui riflettori sulla Fiorentina: “Conosco bene queste situazioni. Abbiamo fatto bene, ma siamo all’inizio e non abbiamo fatto niente. Abbiamo giocato solo 48 ore fa e domani abbiamo una partita impegnativa, dobbiamo rimanere concentrati”.

Cosa è cambiato dall’anno scorso: “E’ cambiato tantissimo, è sotto l’occhio di tutti. L’anno scorso siamo arrivato con tanti debuttanti, non eravamo ancora squadra. Ora siamo squara, dopo un percorso lungo, e vogliamo andarcela a giocare e dare il massimo, sapendo le difficoltà che ci darà l’Inter che è una grande squadra costruita per la Champions”.

Sulla Fiorentina sorprendente e incoraggiante: “A me è piaciuto l’aggettivo: ‘seria’ e ‘che dà tutto’. Con la Spal abbiamo fatto bene, ma ora pensiamo a domani: è la quarta partita in dieci giorni. Però stiamo bene e cercheremo di dare il massimo domani sera”.

Su eventuali cambi con l’Inter: “Domattina vedrò. Qualcosina cambierò, perché le tre partite date sono state faticose e dispendiose. Però cercando di dare continuità a quel che stiamo facendo”.

Sulla mia partenza rispetto agli anni passati: “Sta venendo fuori il lavoro che è partito l’anno scorso e il fatto che la società ha inserito giocatori di qualità. Abbiamo avuto un buon calendario, inutile negarlo, con tre partite in casa che abbiamo affrontato bene e con buona condizione. Ma c’è da migliorare, anche dentro le vittorie ci sono margini per fare meglio”.

Sulle tante partite ravvicinate: “A me piace sempre giocare alla pari con gli avversari. L’Inter ha avuto i nostri stessi impegni. Non mi piace quando affrontiamo squadre che hanno giocato meno impegni di noi. Affrontiamo una squadra forte, che ha vinto le ultime partite negli ultimi minuti che è segnale di mentalità e di forza psicofisica importante. Dovremo stare attenti”.

Sul tridente e la fase offensivo: “Questo è il nostro modo di giocare, di fare calcio. Cercare di fare un gol più dell’avversario. Poi, ripeto: non è il numero di attaccanti che ti può far fare più gol o far subire più gol. E’ il lavoro di squadra, è la capacità di sacrificarsi, soprattutto degli esterni. Abbiamo cercato giocatori di qualità e velocità per cercare di essere una squadra sempre pericolosa, ed è quello che cerchiamo di fare”.

Sulla leggerezza della Fiorentina: “La società mi chiede di dare il massimo, ed è quello che vogliamo. E’ vero che nessuno ci chiede la luna, e non sarebbe neanche giusto, ma noi siamo un gruppo ambizioso e credo che la nostra ambizione sia pensare di poter vincere la prossima partita. E’ chiaro poi che siamo partiti con un obiettivo chiaro, che è quello di migliorare la posizione del campionato scorso”.

Sull’Inter che vince le partite all’ultimo: “E’ un pericolo in più, è la capacità dell’avversario di star dentro la partita. E’ una qualità molto importante che i nostri avversari stanno mettendo in grande evidenza e a cui bisognerà fare particolare attenzione”.

Su domani esame per la Fiorentina: “Non sono d’accordo. Ogni partita per noi è un esame nel quale farsi trovare preparati. E’ chiaro che poi si alza il livello degli avversari, quindi deve crescere il nostro livello di prestazione se vogliamo far bene. Ma l’importante è cercare di mettere in campo la nostra identità. A Napoli abbiamo fatto un buon primo tempo e non abbiamo fatto altrettanto nella seconda frazione, dobbiamo imparare da quella partita, contro avversari molto forti, del livello dell’Inter. Domani dobbiamo fare una partita di 95′ all’altezza delle nostre capacità e del nostro modo di stare in campo”.

Sulla difesa: “Il numero che guardo di più a fine partita sono le occasioni create in comparazione con occasioni subite. Se riusciamo a mantenere questa buona differenza positiva vuol dire che la squadra sta facendo bene. Solamente a Napoli abbiamo concesso più di quanto abbiamo creato. Stiamo cercando un certo equilibrio ed è su questo che dobbiamo insistere”.

Sulle insidie maggiori dell’Inter: “Mi preoccupa la forza del collettivo e la mentalità che hanno, data dagli ultimi risultati. Troveremo una squadra molto determinata ed aggressiva, soprattutto all’inizio. Dovremo essere bravi a saltare la loro pressione. Noi puntiamo ad affrontare ogni singola partita con l’ambizione di giocare con la propria idea e la propria volontà. Solamente se saremo continui e precisi dal punto di vista tecnico potremo avere le nostre possibilità”.

Sull’attacco: “Il nostro sviluppo non è fatto di posizione statiche, ma di movimenti continui. La staticità avvantaggerebbe i nostri avversari. Servono giocatori tecnici e in grado di svariare per punire le difese avversarie. Chiesa ogni tanto va un po’ troppo fuori dagli schemi: se si vuole essere imprevedibili in fase offensiva si rischia, quando si perde palla, di non essere nella giusta posizione. Per questo quelli dietro devono essere bravi a leggere le diverse situazioni”.

Vlahovic e Graiciar: “Graiciar non sarà convocato, sta recuperando e mi auguro di poterlo mandare sabato con la Primavera. Vlahovic invece ci sarà, è andato in Primavera per mettere minuti nelle gambe perché ne aveva grande bisogno”.

Sul rapporto con Spalletti: “Ci stimiamo. Ci assomigliamo sulla pelata, ma lui è molto abbronzato di me. Lui è un ottimo allenatore, è un ottimo comunicatore, ha un modo di fare diverso dal mio, con la brillantezza tipica dei toscani”.

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