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Pioli: “Bella partenza. Ma è solo l’inizio. Rigore? Per gli arbitri, evidentemente, c’era”

Parla il tecnico viola il giorno dopo la vittoria contro l’Atalanta: “Var? Evidentemente ieri il Var non è intervenuto perché per loro era rigore”

Parla così il tecnico viola Stefano Pioli a RadioRai: “Bella partenza? Con la vittoria di ieri abbiamo certificato l’ottimo inizio di stagione. Ma è solo l’inizio. E’ presto, siamo giovani. Con belle caratteristiche, e con ambizione, ma è presto. Dobbiamo continuare a lavorare, e lo sappiamo, la squadra lo sa. Lafont? E’ stata bravissima la società a trovarlo e prenderlo. Ha grandissime prospettive. Ha personalità, presenza in porta, è stato un po’ criticato per un paio di uscite, ma a me è piaciuto molto, ha provato ad aiutare la difesa, come deve fare un portiere. E’ questo che deve fare un portiere”.

Rigore di ieri?C’è poco da dire. L’arbitro ha visto così, e ha pensato di non usare il Var. Evidentemente era convinto della sua decisione. A Milano avevo criticato l’uso del Var, perché non è intervenuta la tecnologia per evitare un discorso evidente e clamoroso. Evidentemente ieri non è intervenuto perché per loro era rigore. Posso dire solo questo.

A noi l’anno scorso hanno detto tante volte che senza Var hanno sbagliato il 5% delle decisioni. Col VAR lo 0,5 %. Allora, c’è il Var, usiamolo. Però, ieri, evidentemente hanno giudicato reale il fallo e hanno dato il rigore. Il Var hanno detto che deve intervenire solo quando gli errori sono clamorosi ed evidenti. Ieri, forse, non era così clamoroso da richiedere l’intervento ed il cambio di decisioni. Come ho contestato a Milano. Perché il tocco di polpastrello non era evidente per giustificare il fischio di Mazzoleni. E lì, e su quello, doveva intervenire il Var”

Differenza casa trasferta? “Solo a Napoli non abbiamo fatto bene. A Genova abbiamo fatto molto bene e con l’Inter anche. Sono avversari tosti, ma ce la siamo giocata alla pari anche in trasferta. E c’è pure qualche rammarico. Anche con la Lazio non sarà facile, ma vogliamo fare risultati anche fuori casa”.

Chiesa simulatore?Io non parlo mai degli altri calciatori. Parlo solo dei miei. Vorrei che anche i miei colleghi facessero lo stesso. Chiesa sta crescendo tanto, fa tanti dribbling, subisce tanti falli. E’ molto giovane, e non può che crescere ancora. Noi vogliamo metterlo in condizione di fare meno corsa e dover ripiegare meno per sfruttare le sue qualità davanti, ma tutti dobbiamo imparare anche a dare una mano alla squadra”.

Idea di entrare nelle prime quattro? “Difficile, è molto presto. Alcune squadre hanno valori più importanti dei nostri. Poi è sempre una storia a sé il campionato. Abbiamo cambiato molto, siamo molto giovani. Dire dove possiamo arrivare è presto, prematuro. Dobbiamo pensare gara per gara, e lavorare giorno per giorno per crescere ancora. Ieri abbiamo dimostrato di essere cresciuti. L’idea della società e nostra è quella di tornare a lottare per le primissime posizioni. Abbiamo iniziato questo cambiamento su questo obiettivo. Sarà dura, lo sappiamo, vogliamo crescere sempre, e lottare nel giro di 2-3 anni per stare lassù”.

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