Fiorentina a testa alta contro un Manchester più avanti nella preparazione. Pioli ha già in testa i titolari, cresce la Viola
Il primo vero segnale della Fiorentina di Pioli arriva da Manchester. Ad Old Trafford contro lo United finisce con una sconfitta ai rigori (decisivo l’errore di Parisi dal dischetto) dopo che i 90’ terminano 1- 1. Ma per la prima volta si è vista in filigrana la squadra che il tecnico ha in mente per la stagione 25/26. Interpreti quasi identici rispetto all’anno precedente, approccio alla gara totalmente diverso. I Red Devils sono più avanti nella preparazione e, al netto di un’ultima stagione difficilissima, possono contare su un parco giocatori impressionante. Nonostante questo la Fiorentina tiene il campo e, a tratti, comanda la partita con personalità, soprattutto nelle fasi iniziali quando la stanchezza non si fa ancora sentire. Così scrive La Repubblica.
SUBITO SOHM. Pioli conferma che ad oggi esiste una Fiorentina A e una Fiorentina B e lancia i titolarissimi dal 1’. Con una piccola ma importante sorpresa: fuori Ndour, unico giocatore di movimento in campo per 90’ a Nottingham, e dentro il nuovo acquisto Sohm. In campo la partita è vera. Si capisce già dai primi minuti che la Fiorentina ha un altro piglio e un’altra condizione rispetto alla sfida di una settimana fa contro il Leicester. Sohm ci mette meno di otto minuti a presentarsi ai nuovi tifosi con la specialità della casa: tiro potente e preciso. Da lì in poi Ranieri e compagni prendono fiducia e il primo quarto di gara è contraddistinto da una Fiorentina in proiezione offensiva e pronta a pressare efficacemente. Poi le gambe pesanti iniziano a farsi sentire e il baricentro si abbassa un po’, ma senza mai farsi schiacciare. La prima frazione si chiude già sull’1 a 1 dopo un autogol di Gosens su corner in cui sembra palese un fallo in attacco.
LA DIFESA. Nella ripresa i viola scalano un paio di marce. La Fiorentina soffre leggermente di più la spinta di Diallo e le giocate fra le linee di Bruno Fernandes, con De Gea attento sulle conclusioni di Cunha e Maguire. La squadra prova comunque a rendersi pericolosa dalle parti di Bayindir. Da sottolineare la prova di Eddy Kouadio, per nulla intimorito dall’avversario e autore di un paio di chiusure di livello. La Fiorentina esce soddisfatta dall’ultima amichevole in Inghilterra. I ragazzi di Pioli se la giocano alla pari mostrando condizione atletica in crescita e idee molto chiare rispetto a ciò che vogliono esprimere in campo. Benissimo, di nuovo, Pongracic al centro della difesa. Sohm mostra già un ottimo stato di forma, capacità di coprire tutto il campo e di essere lo scudiero perfetto per le geometrie di Fagioli. In crescita anche Gosens, così come Kean.
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Redazione LaViola.it