Parla così Stefano Pioli in sala stampa da Marassi: “Cambi importanti? I cambi spesso sono decisivi, a volte in negativo e oggi in positivo. Biraghi? Quando è arrivato mi ha detto: ‘Mister, sono bravo ad attaccare ma non mi piace difendere’. ‘Non cominciamo bene’, risposi. E’ però cresciuto tanto, come sono cresciuti tutti. La squadra ha creduto nel nostro lavoro e nelle nostre qualità, anche nei momenti difficili. Stiamo lavorando per superare i nostri limiti, la gioventù ci dà tanto e a volte ci toglie. Ma abbiamo un cuore e una determinazione importante. Siamo sempre in campo per 95′, oggi era facile per chiunque abbattersi di fronte agli episodi, ma ci abbiamo creduto. Dobbiamo continuare così.
L’abbraccio con Badelj alla fine? Milan era già ammonito, rientra da un mese difficile, aveva dato tanto e il fatto di non poter intervenire lo penalizzava. È uscito e abbiamo preso 2 gol, poi abbiamo recuperato e i cambi hanno dato i loro frutti. Ma in quel momento abbiamo un po’ pagato. Dabo? Anch’io se fossi al suo posto mi toglierei la maglia, con il fisico che ha… È entrato bene. Ha qualità, ha generosità. Mi fa dannare durante gli allenamenti, è arrivato da poco ma ha qualità, ha caratteristiche che altri non hanno. Sono stato contento che abbia fatto bene come gli altri che sono entrati, Eysseric e Falcinelli.
Arrabbiato per i 4 minuti di blackout? Ci siamo fatti infilare due volte a sinistra, non c’è stata poi copertura al centro. Poi ci sono anche gli avversari, anche se nelle ultime 11 partite credo siamo secondi per punti fatti. Ora mancano due partite, conta poco quanto fatto oggi. Conta la prossima partita, per far sì che la sfida di Milano possa ancora determinare la nostra classifica”.
Di
Marco Pecorini