Creare il giusto habitat per il Cholito adesso è priorità, scrive La Gazzetta dello Sport stamani. Il calendario viola è stato duro, ma comunque su 5 partite la Fiorentina ne ha perse tre. Delle otto reti segnate (cinque delle quali tutte al Verona), soltanto una porta la firma del centravanti argentino. Simeone è stato il fiore all’occhiello della campagna acquisti viola anche per il costo (15 di fisso più tre di bonus) e metterlo nelle condizioni migliori per esprimersi è ovviamente al vertice dell’agenda di Pioli. Giò fino ad ora ha infiammato il pubblico soprattutto per la grinta e per i grandi recuperi. Adesso servono i gol partendo dalle prossime due sfide con Atalanta e Chievo. Per questo il tecnico viola sta pensando a qualche modifica. Sia nelle posizione dei tre trequartisti (a Torino Chiesa, Benassi e Thereau non hanno trovato quasi mai le distanze e le giocate) che nell’alternanza degli stessi interpreti. Gil Dias, ad esempio, è giocatore che può aprire varchi allargandosi per poi accentrarsi improvvisamente. Il portoghese è in rampa di lancio e partirà titolare in una delle prossime due partite. Fantasia ed accelerazioni sono il piatto forte, giusto sfruttarle.
La scelta in quella porzione di campo è quasi infinita. Chiesa è una certezza, Thereau l’utile aggiunta, Benassi ancora un’incognita schierato così avanzato. A consegnare palloni utili potranno pensarci presto anche Eysseric e soprattutto Saponara. Tornato fra i convocati a Torino dopo mesi di assenza. Presto invece per pensare ad un aiuto ancora più pesante, come schierare il doppio centravanti affiancando al Cholito uno come Babacar. Opzione adottabile (come già successo) a gara in corso. E’ più una questione di timing che di interpreti: ma comunque Pioli studia, prova, e modifica, sfruttando l’abbondanza di alternative. Servirebbe più tempo. Cosa problematica.
Di
Redazione LaViola.it