Una rosa lunga, due giocatori potenzialmente titolari per ruolo. Tanti giovani da scoprire, tante scommesse da vincere. Diverse incognite ma anche giocatori da valutare sul campo, per Stefano Pioli. Ventisei giocatori nel gruppo viola, senza contare i ragazzi della Primavera. In un’annata senza Europa League, non proprio semplice gestire giocatori e potenzialità. E anche far crescere qualche giovane, che ha meno spazio e possibilità di vedere il campo. Specie nel calcio d’oggi dove la pazienza è molto poca e la necessità di risultati immediati sempre più alta.
Pioli lavora per dare identità e automatismi ai suoi giocatori, in tanti scalpitano per poter avere una chance. Ecco che quindi il primo trittico stagionale di partite aprirà le porte al primo turnover per il tecnico viola. Poco spazio a invenzioni ed esperimenti, ogni cambiamento sarà ragionato. Ma le energie dovranno essere comunque dosate nei tre impegni ravvicinati. Sabato alle ore 18 arriva al Franchi il Bologna, poi mercoledì sera trasferta a Torino contro la Juventus e domenica 24 settembre sfida serale in casa contro l’Atalanta. Tre partite in cui conterà anche la classifica, e i punti da conquistare per dare continuità al 5-0 di Verona.
Tre gare in cui sperano di mettersi in mostra tanti che fin qui hanno avuto poco spazio. Nonostante la Fiorentina, senza le coppe, sia la seconda squadra di A per numero di giocatori utilizzati nelle prime tre giornate: ben 20, come Milan, Spal e Crotone. Di più ne ha mandati in campo solo la Juve (21), mentre Napoli, Lazio e Torino si fermano a 17, Inter e Roma a 16. Pioli ha fin qui concesso 270′ solo a Sportiello ed Astori, poi i più presenti sono stati Veretout (256′), Simeone (240′) e Benassi (220′), mentre Pezzella e Biraghi, dal loro arrivo, si sono presi il posto in entrambe le partite a disposizione (così come Badelj e Chiesa, dopo le assenze di San Siro).
In tanti scalpitano, però: Vitor Hugo, dopo la prestazione negativa di San Siro, è stato mandato in panchina in favore di Pezzella, ma potrebbe ritrovare il campo nella prossima intensa settimana. Ci spera anche Milenkovic, giovane che avrà futuro. Sulle fasce Laurini incalza Bruno Gaspar, Maxi Olivera prova a togliere il posto di Biraghi (ma l’italiano ha ben fatto fin qui). A centrocampo sarà dura per Cristoforo e Sanchez scalzare Veretout-Badelj, coppia già affiatata: ma qualcuno potrebbe rifiatare contro Bologna o Atalanta, quindi occhio alle sorprese.
Così come la ‘trequarti in movimento’: Chiesa-Benassi-Thereau hanno ben impressionato a Verona, sperano di avere minutaggio anche Gil Dias ed il rientrante Eysseric (tra i più positivi di San Siro e del precampionato). Così come Saponara, ma anche il giovane Zekhnini. Senza dimenticare Hagi, che però pare più indietro nelle gerarchie. Davanti Simeone è stato sempre titolare, per Babacar solo ingressi dalla panchina (60′ in tre partite). Il senegalese però potrebbe giocare dall’inizio in una delle prossime gare: avrà la sua chance. Occasione che spera di avere anche un altro giovanissimo, Simone Lo Faso. Magari a gara in corso.
Di
Marco Pecorini