Pin, l’avv. del figlio di Celeste: “Chiediamo chiarezza. Si indaghi sul perché di un epilogo così tragico”

L’avvocato Alfano, legale di Jonis Pin: “Non si va alla ricerca di un colpevole. La famiglia vuole risposte: non era da Celeste andarsene in questo modo”

Mattia Alfano, avvocato che ha assunto il mandato per rappresentare Jonis Pin, figlio di Celeste, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni: “In questo momento la nostra volontà è quella di avere certezza e chiarezza su un episodio che ha lasciati le famiglie sconvolte, non solo per le tragiche modalità ma anche per la tempistica, visto che nulla lasciava presupporre quello che poi è successo. La famiglia chiede certezza e verità: essere certi che si tratti di suicidio e non qualcosa di peggio. Su questo penso che i medici legali possano dare una risposta nell’immediato. Soprattutto, quello su cui si chiede maggiore accertamento è capire perché una vita serena come quella di Celeste in quei giorni sia potuta arrivare a un epilogo così tragico e con una modalità così lontana rispetto a una persona che era estremamente schiva e riservata. Ci sono delle cose che non tornano, accertamenti sul telefono potranno dare risposte che la famiglia cerca a gran voce”.

STATO D’ANIMO DELLA FAMIGLIA. “Sono ovviamente distrutti per la perdita di una persona alla quale erano estremamente legati e per il fatto che sia accaduto improvvisamente e con tanti interrogativi. Celeste Pin non era una persona da fare un gesto così estremo senza tutelare i propri figli, senza lasciare un biglietto, senza pensare al fatto che i figli potessero trovarlo in condizioni così drammatiche. È proprio lontano dalla sua natura il modo in cui il tutto si è sviluppato. La famiglia chiede di indagare su ciò che è successo nei giorni precedenti per scoprire come si sia potuti arrivare a un epilogo così drammatico”.

NON C’È LA RICERCA DI UN COLPEVOLE. “Nessuno di noi vuole fare la caccia alle streghe, in questo momento la famiglia vuole risposte. Non era da Celeste andarsene nel silenzio, senza preoccuparsi delle persone a cui ha voluto bene”.

PROSSIMI PASSI. “Innanzi tutto vedere gli accertamenti della perizia, poi verificare che tipologia di contatti ci sono stati nei giorni immediatamente precedenti a ciò che è successo”.