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Pierozzi, la lunga rincorsa per prendersi l’esordio in viola. Sulle fasce tanti problemi: è il suo momento

Niccolò Pierozzi

Italiano e la società volevano valutarlo in ritiro, ma ha iniziato ad allenarsi con i compagni solo a fine settembre. Ieri finalmente l’esordio

Sognava da anni questo momento. Lui, fiorentino cresciuto nel settore giovanile viola. Era uno dei ragazzi che la società e Italiano volevano valutare con attenzione in ritiro, Niccolò Pierozzi. Una brutta infezione addominale, che lo aveva costretto anche al ricovero a Careggi, lo ha però tenuto fuori per un paio di mesi in estate. È tornato ad allenarsi con il gruppo solo a fine settembre, con tante sedute a parte e quei 90 minuti di settimana scorsa con la Primavera che hanno aperto la strada all’esordio con la prima squadra della Fiorentina.

LA RINCORSA.Un’emozione incredibile! Sono stati mesi un po’ complicati, ma finalmente inizia la mia stagione”, ha scritto sui social il classe 2001. Chi è nato a Firenze e ha questi colori nella pelle può capire, forse, quello che sta provando dopo la serata di ieri. Una rincorsa che parte dalle ottime prove nel settore giovanile e con la Primavera, che passa da un campionato da protagonista in Serie C con la Pro Patria (8 gol e 4 assist nel 2021/2022, soprattutto da esterno di centrocampo) e da un’ottima stagione, la scorsa, alla Reggina in Serie B, con 4 gol e 2 assist quasi sempre da terzino destro. Il ruolo che Italiano e la società si immaginavano da lui ormai da inizio 2023, quando il contratto di Venuti andava verso la scadenza e il classe 2001, utilissimo anche per il discorso liste, si stava imponendo in Calabria dopo essere stato convocato anche in Nazionale per uno stage da Mancini.

L’INFEZIONE, IL MERCATO E LA SCELTA DI RESTARE. Invece i problemi fisici di luglio hanno rallentato tutto. Si era parlato tanto di Spezia in estate, piaceva ai liguri per sostituire Holm sulla fascia destra. Ma il giocatore e la Fiorentina hanno deciso di non separarsi, per guarire al meglio e poi chissà, magari rappresentare una risorsa importante in una stagione ricca di impegni. Scelta azzeccata, perché sulle fasce di difesa i viola stanno avendo parecchi problemi. Dodo starà fuori ancora per mesi, nel frattempo è esploso Kayode ma l’entrata killer di Tosic terrà fuori il classe 2004 verosimilmente per qualche partita (sperando che non sia niente di grave alla caviglia). E anche a sinistra pure Biraghi è dolorante a una caviglia. Insomma, è il momento di Pierozzi. Che non è al 100% e non può esserlo, vista la preparazione fatta in ritardo e un adattamento al calcio di Serie A che gli va concesso, nonostante le caratteristiche giuste per inserirsi bene nel calcio di Italiano.

L’INVESTITURA DI ITALIANO. Il tecnico viola lo aveva già intuito nell’estate 2022 a Moena, quando aveva avuto a disposizione il classe 2001, un ragazzo allora ancora un po’ acerbo ma voglioso di dimostrare di poter stare in un gruppo di Serie A: Sentir dire il proprio nome dal pubblico per me che sono di Firenze è bellissimo. Il mister mi chiede di imparare il prima possibile le sue richieste”, disse Pierozzi che segnò anche un gol in un’amichevole contro il Real Vicenza. E lo stesso Italiano lo ha sottolineato ieri sera in conferenza stampa: “Sui terzini siamo in difficoltà perché anche Biraghi ha una caviglia malconcia. Mi auguro che possa tornare in gruppo domani (oggi, ndr), mi auguro anche per Kayode che non sia niente di preoccupante o che lo metta fuori dai giochi per tanto tempo. Per caratteristiche e per attitudine Pierozzi è il terzino destro che ha le migliori capacità, Comuzzo è un adattato e a Quarta non piace molto stazionare in quella zona di campo. Dobbiamo alzare il livello di Pierozzi, poi quando qualcuno dovrà stringere i denti o adattarsi vedremo”. Insomma anche Italiano ha confermato le sensazioni che aveva quando guardava il terzino classe 2001 giocare e spingere sulla fascia alla Reggina: è un ragazzo su cui lavorare, ma che può dare qualcosa di importante a questa squadra. Soprattutto ora, ovviamente, con tutti questi problemi sulle fasce di difesa. Gli andrà concesso tempo, ovviamente, perché non bastano 45 minuti contro il Cukaricki per considerarlo pronto a tutti gli effetti, né a livello fisico né di conoscenze tecnico-tattiche. Ma ora è il momento di Niccolò Pierozzi. Forse già all’Olimpico contro la Lazio, magari contro la Juve settimana prossima al Franchi. Ma dopo la lunga rincorsa il giovane terzino fiorentino è pronto a recitare un ruolo importante sulla fascia.

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