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Piccoli: “Italiano mi martellava sulla concentrazione. Vlahovic non è lontano da Haaland”

Il giovane attaccante dell’Atalanta era esploso lo scorso anno allo Spezia. Parla del tecnico viola e del centravanti serbo

Premiato come Golden Boy – Best Italian Player 2021, Roberto Piccoli, attaccante dell’Atalanta, parla così a Tuttosport anche di Italiano e Vlahovic: «Gasp mi dice sempre di non fermarmi mai. Mentre Italiano, il mio allenatore lo scorso anno allo Spezia, mi martellava sull’aspetto della concentrazione. Avendo lavorato con lui per un anno, non mi stupisce l’ottima annata della Fiorentina. Italiano e Gasperini sono diversi, ma entrambi bravissimi». 

VLAHOVIC. «Non sono stupito perché conosco Dusan dai tempi delle sfide a livello di Primavera tra Atalanta e Fiorentina. C’è sempre stata una rivalità sana tra di noi, una sorta di partita nella partita. Vlahovic ha sempre dimostrato – e mostra tuttora – una gran voglia di arrivare. Mi piacerebbe seguire le sue orme. Haaland, un altro classe 2000, è mostruoso, però Dusan non è così lontano». 

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