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Piatek o Cabral? Riparte la sfida in vista di Napoli. King Arthur spera nella conferma

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I due centravanti a confronto in vista di Napoli. Il polacco non è al top dopo il ko in Nazionale, il brasiliano sta crescendo ma è ancora in ritardo

Piatek o Cabral? Mica facile rispondere, sia chiaro. Anche perché per capire dove andrà a posizionarsi la lancetta che indicherà il titolare di domenica pomeriggio a Napoli, bisognerà rileggere le (tante) sfaccettature di contrasto fra il centravanti polacco e quello brasiliano, scrive stamani La Nazione.

Punto primo: la condizione fisica. E’ ormai chiaro che il ko rimediato da Piatek in Nazionale non è stato una sciocchezza. Il centravanti sta bene a livello clinico, ma evidentemente non ha potuto (e non può ancora) lavorare con ritmi e intensità che ricordino il passo di una partita vera. Cabral? Sta guadagnando terreno sul piano della condizione atletica, ma è come un motore diesel e quindi ha ancora bisogno di girare un po’ (ovvero giocare) per arrivare al massimo.

Punto secondo: l’approccio psicologico. Qui Cabral potrebbe rivelarsi più… forte rispetto a Piatek. E la ragione è semplice: il brasiliano è un giocatore della Fiorentina a tutti gli effetti e lo sarà (parla il contratto) ancora a lungo. Piatek? Difficile che la Fiorentina stacchi un assegno di 15 milioni e lo invii per lui all’Hertha Berlino.

Punto terzo: la propensione al gol. Piatek ha iniziato la sua esperienza nel migliore dei modi, segnando un bel pacchetto di reti riuscendo così a ’congelare’ l’effetto delusione per l’addio a Vlahovic. Cabral ha avuto pochissime chance. Se Italiano dovesse sceglie in base allo score sotto porta, il polacco tornerebbe in pole.

Fotografia di oggi: Cabral sembra di nuovo favorito rispetto a Piatek, ma i giorni per un recupero del polacco ci sono. E il circolo (dei dubbi) riparte.

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