Jack sarà il primo acquisto estivo (oltre ad Amrabat). Per la punta ci potrebbe essere da aspettare. Intanto Beppe lavora a qualche variante al 3-5-2.
La Fiorentina riparte da Bonaventura. Già oggi, martedì, può essere il giorno giusto per vederlo a Firenze. Terminato l’impegno con la Nazionale (pur non scendendo mai in campo), ultimi dettagli praticamente sistemati, Jack è pronto ad unirsi alla Fiorentina. Aveva preso tempo per le offerte di Verona e Benevento, in viola può rilanciarsi dopo non essersi lasciato benissimo con il Milan. Nelle settimane post lockdown è stato protagonista della rincorsa rossonera all’Europa, ma non è bastato per la conferma. Così Iachini è pronto ad accogliere il primo vero acquisto estivo, dopo aver aperto le porte ad Amrabat.
PIU’ CORAGGIO. Per Bonaventura un biennale (probabile opzione sul terzo anno) da poco meno di 2 milioni a stagione, più bonus. Anche per l’arrivo di Jack, ma non solo, Iachini sta studiando delle varianti tattiche per la sua Fiorentina. Il tecnico, dopo aver centrato la salvezza in anticipo lo scorso anno, vuole giocarsi al massimo l’esperienza sulla panchina viola. Non ci si dovrà aspettare una Viola scintillante, ma comunque un po’ più propositiva rispetto alla versione impaurita della passata stagione sì. Allora era una squadra che di rincorsa cercava di tirarsi fuori dalla zona retrocessione, ora si può tirare una linea e ripartire da zero. C’è potenzialità inespressa, in tutti i reparti. Il tecnico, pur nella difficoltà di una rosa ad oggi allargata dagli esuberi e con un mercato che ancora non ha visto arrivare quei 2-3 acquisti importanti in grado di far fare il salto di qualità, lavora per delle possibili novità. Nell’atteggiamento e non solo.
3-4-2-1. Già dall’amichevole con la Lucchese, prendendola comunque come un test precampionato senza tanti Nazionali, si è intravisto un 3-5-2 meno bloccato, anzi una sorta di 3-4-2-1. Una prima variante al modulo dell’anno scorso. Con Saponara che si sganciava sulla trequarti e il solito Ribery a svariare a tutto campo. Proprio da Franck sono arrivate le risposte migliori: 80′ positivi che lo proiettano ad un ruolo da protagonista anche per l’avvio della nuova stagione. Ma nel ruolo di Saponara, ad esempio, potrà agire Castrovilli, più libero di esprimere le sue qualità anche in fase offensiva (gli sono richiesti, rispetto all’anno scorso, più gol). Ma anche lo stesso Bonaventura, jolly che può giocare mezzala così come sulla trequarti. Difficile che il tecnico possa rinunciare al momento alla difesa a tre che dà equilibrio, così come ai due esterni che in fase difensiva si abbassano (anche se in avanti dovranno garantire un contributo maggiore). Ma in corso d’opera magari potremmo vedere un 4-2-3-1 che ben si adatterebbe a diversi interpreti. Anche se poi bisognerà capire anche sul mercato quale sarà la Fiorentina ‘definitiva’, con o senza Chiesa, con o senza regista, con o senza bomber davanti.
ATTESA. Ci sarà da aspettare. Su Torreira la fase è di stallo di fronte alle richieste dell’Arsenal, così come per Piatek e l’Hertha Berlino. Il mercato è fermo per molte società, ci sono tanti conti in rosso e anche le big fanno fatica a fare i movimenti importanti. La stessa Fiorentina ha aperto da tempo la porta per l’addio di Chiesa, ma offerte adeguate – e cash – non sono mai arrivate. E la situazione rischia di protrarsi per qualche settimana, anche oltre l’inizio del campionato. L’arrivo a Firenze di Commisso, auspicato proprio per la prima con il Torino, potrebbe servire anche per prendere ‘di petto’ il caso. Ma al di là di Chiesa, per arrivare a giocatori importanti, quelli che la Fiorentina vorrebbe per fare il salto di qualità, serve attendere qualche incastro e alcuni movimenti ‘pesanti’ delle grandi. Come avviene sempre sul mercato.
SOGNO MILIK. Un caso emblematico è quello di Milik. Ad oggi resta un sogno, magari un po’ meno irrealistico rispetto a qualche settimana fa. Il polacco è in uscita dal Napoli a un anno dalla scadenza, finché la Juve non chiude per il centravanti (Suarez è vicino, ma ancora non è fatta) lui spera di vestire bianconero. Tanto che De Laurentiis si sarebbe infuriato per una chiamata di Pirlo che avrebbe detto al giocatore di prendere tempo. Situazione che tira in gioco anche la Roma: Dzeko sembrava destinato alla stessa Juve, e con il Napoli era stato imbastito uno scambio che avrebbe portato Milik in giallorosso (con Under e non solo in azzurro). Il bosniaco, però, potrebbe rimanere ancora in giallorosso, se i bianconeri chiuderanno finalmente per Suarez. E così il domino non si completerebbe, con Milik fermo sulla porta d’uscita. Certo, è un giocatore che può avere mercato anche all’estero e che vorrebbe giocare le coppe, ma se la situazione non si risolvesse fino agli ultimi giorni di mercato… la Fiorentina potrebbe fare un tentativo deciso. Così come Arsenal ed Hertha Berlino, con la fine di settembre, potrebbero abbassare le richieste per due giocatori non centrali nei rispettivi progetti.
L’INIZIO SI AVVICINA. Serve pazienza, anche se nel calcio pazienza ce n’è poca. Anche perché tra 11 giorni si scende in campo. La Fiorentina ha scelto la via della continuità, per ora rimane con il gruppo dello scorso anno, con un Amrabat in più e con 4-5 esuberi pesanti (per ingaggio, vedi Boateng, Cristoforo, Eysseric, Saponara) da piazzare. Ogni discorso su Vlahovic e Cutrone, ad esempio, è stato messo in ghiaccio in attesa che si possa sbloccare davanti. La squadra di Iachini avrà forse un vantaggio rispetto ad esempio al Torino di Giampaolo, che deve ancora assimilare molti dei meccanismi di un allenatore integralista nelle sue idee di gioco. Ma resta, quella viola, una squadra incompleta. Certo, con Bonaventura qualcosa potrà essere migliorato, così come l’arrivo di Amrabat sarà di non poco conto, ma per andare oltre il 10° posto e magari puntare a navigare nella zona Europa servirebbe qualche innesto in più.
Di
Marco Pecorini