 
																												
														
														
													Le dichiarazioni del capitano viola sull’esperienza con il coronavirus, il suo rapporto con Firenze e la nazionale
Il difensore della Fiorentina, German Pezzella, ha parlato all’emittente argentina Radio Continental:
“Credo di essere stato infettato nel club. Siamo stati esposti a viaggi, hotel, treni. Abbiamo avuto 3 giocatori positivi, oltre a componenti dello staff medico e del personale di marketing. La mia ragazza non era in Italia, e quando voleva tornare il paese era chiuso. È partita per l’Argentina. Sono tranquillo perché so di non averla contagiata. Prima di tornare alle attività dovremo fare nuovi esami. Sono stato in grado di iniziare ad allenarmi più di 20 giorni fa. La situazione sta migliorando, ma ripetono di non abbassare la guardia. Dobbiamo rimanere in casa per quasi 40 giorni, la quarantena è stata stabilita fino al 3 maggio, poi si vedrà”.
RIVER PLATE. “Ho giocato 70 partite nel River. Ciò che uno prova, lo sente da quando era bambino. Sono stato fortunato a vivere la prima parte di una buona base iniziata con Ramón Díaz. Con Gallardo mi sono divertito molto. Un giorno sogno di poter tornare”.
FIORENTINA. “A Firenze se dici che sei argentino, la gente ti riceve in maniera spettacolare. Qui Batistuta è tutto. Lo scorso anno ho avuto la fortuna di partecipare alla festa del suo compleanno a Firenze e c’era tutta la città a festeggiarlo. Dopo 8-9 mesi alla Fiorentina, con la morte di Astori e tanti cambi in rosa, la fascia di capitano prima venne data a Badelj che poi si infortunò e successivamente venne data a me. Nonostante le difficoltà con una lingua nuova, da quando sono arrivato mi sono sentito come a casa. Per me è una grande responsabilità e devo molto a questo club. La Fiorentina mi ha permesso di essere convocato in nazionale. Eleggermi capitano dopo così poco tempo dal mio arrivo è qualcosa di molto importante”.
NAZIONALE. “Sarà un vero peccato se i turni di qualificazione non si giocheranno quest’anno. Il 2021 sarà un anno difficile perché è pieno di impegni. Dovranno studiarlo bene a causa delle tante partite. Speriamo che Dio voglia che Leo Messi vinca anche con l’Argentina. Speravamo di poter vincere questa Copa América che è stata sospesa. Contribuire a questa vittoria sarebbe spettacolare”.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
														 
														 
														
Di
Redazione LaViola.it