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Pezzella: “Sto bene alla Fiorentina e sogno il Mondiale con l’Argentina”

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Il difensore viola, German Pezzella, ha parlato a Radio Rivadavia 630 di varie tematiche, dalla morte di Astori al sogno Mondiale 2018 con l’Argentina. Queste le sue dichiarazioni: “Quello di Astori è stato un momento e un colpo molto duro, di quelli che mai ti aspetteresti ed è difficile reagire a una situazione così. Però grazie a Dio c’è un gruppo umano molto buono e sano alla Fiorentina, ci siamo aiutati l’uno con l’altro per andare avanti”.

Il tuo ambientamento nel calcio europeo? “Cerco sempre di crescere e di migliorare. Nel momento in cui sono approdato in Spagna cercavo maggior continuità e l’ho trovata. Ho giocato 70 partite in due anni in un campionato molto importante come la Liga spagnola. Anche qui a Firenze le cose stanno andando bene e cerco di fissarmi gli obiettivi senza guardare troppo in là”.

Differenze tra i due campionati? “Sicuramente sono due campionati molto importanti a livello mondiale però sono diversi. Come difensore cambia molto: lo stile di gioco e la tattica sono differenti. E’ una questione di gusti in quanto al gioco, ma entrambe hanno delle caratteristiche che le mantengono attrattive”.

La crisi del calcio italiano? “Ovviamente l’ho vissuto da vicino perché Davide faceva parte della Nazionale, e me ne parlava molto di quello che gli stava toccando vivere. Era molto dispiaciuto. Qualche giorno fa ho letto un’intervista di Chiellini in cui diceva che il calcio italiano si deve evolvere, modificare alcune cose che impediscono di competere ai massimi livelli. Nella maggior parte dei campionati si gioca diversamente da come si gioca in Italia, però hanno molti giocatori buoni anche tra i giovani”.

Anche l’Argentina è andata vicina a non classificarsi…”Si, però per fortuna Messi gioca con noi. Credo che siano problemi diversi, anche  di progettualità e continuità. Credo che sia difficile mantenere la stabilità per tanti anni anche rispetto ai risultati ottenuti. Per fortuna ci siamo qualificati”.

Il Mondiale con l’Argentina? “Uno sogna sempre questa possibilità, ma so che devo fare bene qui e devo lavorare molto. Mancano otto partite e devo cogliere ogni occasione per mostrarmi. Sarebbe un sogno andare al Mondiale, ma ci sono molti giocatori che lottano per lo stesso obiettivo”.

Come la vivi la possibilità di essere convocato? “E’ difficile rimanere calmo, le situazioni cambiano e fino all’ultimo momento non c’è nulla di definito. Bisogna viverlo giorno dopo giorno, continuando ad allenarsi bene, anche se man mano che ci si avvicina all’appuntamento aumenta la tensione. Sto vivendo un bel momento, alla Fiorentina mi vogliono bene e sono rispettato. Questo mi aiuta molto perché nel calcio conta soprattutto la testa, e quando uno sta bene è tutto un po’ più semplice”.

Se Sampaoli ti chiama e ti dice che sei convocato? “Ci vado di corsa (ride ndr)”.

Segui ancora il River? “Ovviamente, non mi perdo una partita. La vittoria col Boca ha interrotto la striscia di risultati negativi e ha ridato ottimismo all’ambiente. Le ultime vittorie hanno dato più fiducia alla squadra, e da tifoso posso dire che me le sto godendo. E’ stata trasmessa quella sicurezza di sapere ciò che si vuole”.

Tornerai al River Plate un giorno? “Tutti i giorni sogno di tornare. Penso a quello. Il mio sogno rimane sempre quello di tornare al River Plate. Ma dovrà essere al momento e nella situazione giusta, nella mia testa ci penso sempre”.

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