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Pezzella: Firenze, la Nazionale e Passarella. E il riscatto viola pare una formalità

Ha conquistato la sua prima convocazione con l’Argentina nell’ultima chiamata di Sampaoli per le sfide decisive contro Perù ed Ecuador che hanno visto l’Albiceleste conquistare finalmente il pass per Russia 2018. German Pezzella è da qui che vuole ripartire, «perché mi auguro che questo sia l’inizio di una lunga avventura e che non si sia trattato di un caso isolato». Il centrale difensivo viola, cresciuto col mito di Roberto Ayala, «uno dei più forti che la mia nazionale abbia mai avuto», dai microfoni di Efe, agenzia di stampa spagnola, riparte dalle origini, da quel rapporto straordinario con Daniel Passarella, che con la maglia della Fiorentina ha scritto pagine importanti e che lo ha visto debuttare in Primera Division da presidente del River Plate. «Mi è stato vicino, mi ha aiutato consigliandomi sulla posizione da tenere in campo anche perché in quella squadra ero tra i più….piccoli e di certo tra i meno esperti. Mi ha aiutato a crescere sul campo e fuori, i suoi suggerimenti sono stati decisivi». Dopo aver lasciato Buenos Aires per la Spagna, Passarella lo ha ritrovato a Firenze e proprio davanti a lui Pezzella ha segnato il suo primo gol italiano.

«E adesso che ci siamo qualificati al Mondiale, puntiamo a conquistarlo, trascinati da Messi, uno che non si accontenta mai». Il prezzo del riscatto è già fissato: 10 milioni. Clausola che con ogni probabilità sarà esercitata a fine stagione. E’ il secondo giocatore più utilizzato da Pioli. Una certezza.

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