Il soprintendente Pessina difende lo stadio Artemio Franchi e l’opera di Nervi: “Conservato benissimo e con pochi interventi. Va salvato”
Torna a parlare dello Stadio Artemio Franchi il soprintendente alle Belle Arti di Firenze Andrea Pessina, che in un dibattito online sulla pagina Facebook della Manifattura Tabacchi dal titolo “Cinema Nervi”, riportato dal Corriere Fiorentino, torna a ribadire il suo messaggio di difesa per lo stadio di Firenze: “Lo stadio Franchi è un’opera fondamentale anche perché è estremamente ben conservata, ha subìto poche manomissioni soltanto negli anni Novanta e conserva intatto il fascino del suo geniale progettista che fu Pier Luigi Nervi”.
CONTROTENDENZA. Con queste parole Pessina ha preso una posizione che sembra andare in direzione contraria rispetto allo studio effettuato dall’Università di Firenze, che definisce il Franchi non sicuro. Concetti ribaditi anche dal Sindaco di Firenze Dario Nardella che più volte aveva dichiarato come “lo stadio ha seri problemi di sicurezza, ogni anno spendiamo 600 mila euro di soldi pubblici per l’utilizzo e la manutenzione straordinaria, non si può andare avanti così”.
POCHE MANOMISSIONI. Nardella ha anche più volte criticato le modifiche per i Mondiali del 1990 bollate da Pessina come “poche manomissioni”, che in realtà hanno provocato evidenti alterazioni del progetto originario di Nervi.
ANCORA PESSINA. Tra gli altri concetti espressi da Pessina, troviamo anche un inno all’opera di Nervi: “Lo stadio è importante perché rappresenta la prima opera che proiettò Nervi sul palcoscenico internazionale, la straordinaria innovazione di questo edificio che noi definiamo senza paura monumento venne colta da tutti, tanto che Michelucci definiva Nervi come uno dei sommi protagonisti dell’architettura contemporanee”.
Di
Redazione LaViola.it