Perinetti: “Ventura-Di Biagio non si parlavano. Si lavori sui vivai. Follia la Primavera così”

Parla così il noto direttore sportivo Giorgio Perinetti, oggi dg del Genoa, al Corriere Dello Sport: “La questione dei vivai e dei centri tecnici federali è centrale. In Italia non funzionano, contrariamente alla Germania, alla Francia, alla Svizzera, all’Austria. A che cosa servono queste strutture, se riservate soltanto ai dilettanti? A che cosa serve riformare il campionato Primavera con il criterio delle retrocessioni e delle promozioni, esasperando ancora una volta la ricerca del risultato e non la valorizzazione del talento? E poi, grave errore, perché non c’è stato collegamento fra Under 21 e Nazionale maggiore? Ventura e Di Biagio non si parlavano nemmeno. Invece, se arriva Ancelotti, dall’Under 15 alla massima rappresentativa, tutte le squadre devono giocare allo stesso modo, adottando il medesimo modulo, allacciando un filo diretto fra i selezionatori. Sennò…Mettiamo tutti i presidenti attorno a un tavolo e, nell’interesse del nostro calcio, stabiliamo che ogni Primavera possa avere anche trenta non italiani, ma in campo ne vadano al massimo tre. Poi vediamo se la situazione non migliora. E già che ci siamo: basta con l’eccesso di tatticismo, con l’allevamento di polli in batteria. Bisogna riportare il calciatore al centro del gioco, possibilmente consentendogli di allenarsi in un centro sportivo dignitoso. Lo sa che, nella maggior parte dei casi, l’impiantistica giovanile è da Terzo Mondo? Se clicca sul sito del Manchester City, sezione Academy, legge queste parole: “Sto meglio qui che a casa mia”. Firmato dal manager dell’Academy».