Viola a caccia di una punta forte da regalare a Palladino per la sua prima stagione sulla panchina della Fiorentina
Mateo Retegui o Alexander Sorloth? Il Corriere dello Sport-Stadio scrive i pro e i contro dei due attaccanti finiti sul taccuino della Fiorentina per la prossima stagione.
C’è un tratto che li accomuna: il prezzo. Trenta milioni, per l’esattezza: quelli fatti sapere dal Genoa come conditio sine qua non per cedere il Nazionale azzurro impegnato all’Europeo, quelli che vale il 28enne per il Villarreal.
E da quella cifra partirà il “Sottomarino giallo”, da cui è bene ricordare la Fiorentina in un passato non troppo lontano ha prelevato Gonzalo Rodriguez, Borja Valero e Giuseppe Rossi, tre sì che hanno lasciato un segno bello profondo nella storia recente della squadra viola e tutti e tre targati Pradè.
Detto questo, i trenta milioni chiesti per Retegui hanno frenato il club di Commisso, che di suo ha già scarsa voglia di andare di nuovo allo “scontro” con i rossoblù dopo il tentativo senza esito fatto a gennaio per Gudmundsson più o meno alle stesse condizioni: trenta milioni voleva il “Grifone” per l’islandese, fino a venticinque con i bonus erano arrivati al Viola Park.
Aggiungiamo o togliamo un milione qua e là, ed ecco disegnato identico scenario per Retegui. Che piace per le qualità tecnico-tattiche, per lo spirito battagliero che ci mette, per le potenzialità che a Firenze si ritengono non del tutto espresse: ma il costo del cartellino è un freno.
Di
Redazione LaViola.it