Rassegna Stampa
Per ora almeno la buona sorte. Cantiere aperto, tanti errori e prime idee di Palladino
Meno pressing asfissiante, i cambi di gioco ma anche tanti meccanismi da trovare. La fortuna stavolta aiuta la Fiorentina
Ci ha pensato la fortuna, tra traverse clamorose e errori incredibili sotto porta da parte del Parma, a proteggere la prima Fiorentina di Palladino e a evitare una sconfitta che, a conti fatti, non sarebbe stata certo eccessiva. E proprio la buona sorte che ha tenuto per mano i viola è apparsa ieri la miglior notizia di questo esordio agostano al Tardini. Sul resto, dagli errori continui e ripetuti in difesa (sia di posizione che di palleggio) a un centrocampo praticamente inesistente nella costruzione del gioco fino a un tridente offensivo ancora alla ricerca dei movimenti e dell’intesa, meglio non soffermarsi troppo perché rischierebbe di essere fuorviante. Così scrive il Corriere Fiorentino.
PRIME IDEE. Non può essere infatti questa la Fiorentina che Palladino e la società hanno in mente. Troppe le assenze tra giocatori appena arrivati e ancora (si spera) da acquistare. E più che un cantiere quello viola sembra l’ennesimo rendering. Qualcosa, volendo estrapolare alcuni momenti della gara, però si è visto. Ad esempio la Fiorentina sembra meno propensa al pressing asfissiante dell’era Italiano. Una scelta che porta i viola ad essere inizialmente più coperti (anche se poi il centrocampo ha faticato a filtrare), ma che priva la squadra di quelle occasioni su palla recuperata nella trequarti avversaria che spesso avevano portato Biraghi e compagni a segnare. Anche la soluzione, che sopratutto Colpani ha cercato, del cambio di fronte rapido, è apparsa come una novità interessante da valutare meglio quando anche Gudmundsson potrà essere della partita.
