Pepito Rossi: “Siamo giocatori, non animali allo zoo. Ho sentito Pasqual e Gonzalo…”

L’ex attaccante della Fiorentina ora è a Salt Lake City, negli Stati Uniti, in isolamento. Parla della sua vita lontano dalla famiglia

Giuseppe Rossi, ex attaccante viola ora a Salt Lake City, parla così a La Repubblica: «Quando parla il dottor Fauci (immunologo statunitense, ndr) mi metto sull’attenti, ma noi giocatori non siamo animali allo zoo. Mettere tutti gli atleti in isolamento, lontani dalle famiglie, non è giusto». Ora Pepito vive in isolamento da due mesi. «Tutti i miei familiari sono chiusi in casa, a Clifton, New Jersey, compresa mia moglie. Purtroppo ho saputo che un mio amico ha perso la nonna».

LA ROUTINE. «La routine giornaliera non c’è più. Non hai obiettivi, perdi il senso del tempo, di quello che devi fare». Cosa la sta salvando? «Le piccole cose, quelle che normalmente non vedi. Farsi da mangiare tutti i giorni, pensare alla spesa, fare il letto».

RAPPORTI CON I VECCHI COMPAGNI. «A livello personale non tanto. Ho sentito Manuel Pasqual e mi sono scambiato gli auguri di Pasqua con Gonzalo Rodriguez. Ma seguo su Instagram le cavolate che ci passano per la testa, perché questa quarantena ci fa uscire di testa. Ho visto il video di Antonio Cassano, quello con la moglie che gli tira la secchiata d’acqua. Ho riso come un pazzo».

TENERE DURO. «La vita ti tira i colpi, e tu devi schivarli, a volte ci riesci, a volte no, ma devi sempre rialzarti e ritrovare il sorriso. Io so quello che valgo. Questo non è il livello mio, non è quello che avevo scritto nel mio libro mentale, però è così, si guarda avanti. A volte pensi al passato e a cosa poteva essere…».