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Pepito, altro infortunio al ginocchio. Tutti con lui: messaggi da tantissimi calciatori

LA NOTIZIA peggiore. Sì, nel calcio gli infortuni sono rischi del mestiere, ma Giuseppe Rossi aveva già pagato anche gli interessi nel conto con la malasorte. Il verdetto di ieri assomiglia molto a una mannaia: rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. Il pugno allo stomaco è arrivato forte, come la forza di rialzarsi ancora una volta. «I vostri messaggi mi danno forza! Grazie di cuore! Che voglia di tornare già e continuare a fare ciò che amo… giocare a calcio!#nevergiveup», ha scritto Pepito sul suo profilo Twitter dopo che su Instagram aveva postato: «Bene, eccoci qua. Un altro ostacolo da superare. Ma sono pronto a combattere contro tutto per tornare a fare quello che amo più di ogni altra cosa al mondo… giocare a calcio!»

NON SI PUO’ non volere bene a Giuseppe, campione vero, ragazzo sincero e atleta che definire sfortunato è una offesa. A Firenze ha scritto pagine importanti della storia viola. Prodezze che hanno acceso una piazza pronta ad abbracciare un talento fragile, ma dal cuore immenso. Il suo amore per il pallone è il lato bello di un calcio che divora ormai tutto e che non ha tempo per fermarsi ad aspettare chi cade ferito. Pepito però non si arrende. Non si è mai arreso quando il ginocchio destro si ruppe più e più volte. La forza di rialzarsi è sempre stata più forte del dolore, che anche questa volta deve essere stato lancinante. E’ successo domenica, Celta Vigo-Eibar di Liga, un movimento strano e la fitta ormai già provata altre volte, «prima al cervello e poi al ginocchio» come lui stesso ha raccontato in passato. Rossi è uscito in lacrime, sapeva già tutto in anticipo.

«FORZA Fenomeno, tornerai a correre ancora più veloce di prima», uno dei tanti messaggi pescati nei mille che gli sono arrivati. Già, perché Rossi – come avrebbe detto Enzo Bearzot, il ‘vecio’ che lo aveva ribattezzato Pepito – resta patrimonio del calcio mondiale, anche se le sue articolazioni non sono d’acciaio come la sua determinazione. Rimpianti per quello che poteva essere e che è rimasto solo sulla carta. Questo è il passato. Il presente è una scala tutta in salita, ma il futuro non può che essere ancora una volta il trionfo della volontà sulla sfortuna. Pepito lo sa bene, perché a differenza di altri ha già vissuto sulla pelle gli sforzi per «tornare più forte di prima».

NELLA VALANGA di messaggi, da segnalare quelli di Borja Valero, Florenzi (anche lui sta lottando dopo la ricaduta per la rottura di un legamento), l’ex viola Mario Suarez, il Levante, il Milan e l’Inter e ovviamente la Fiorentina, che su Facebook ha postato la sua carezza al campione ferito: «Forza Pepito, siamo tutti con te. Ora più che mai».

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