‘LA PENNA IN TRASFERTA’. Continua anche con la nuova stagione la rubrica ideata dalla Redazione di LaViola.it, che ogni settimana si propone di dare voce ad un giornalista della città la cui squadra affronterà la Fiorentina in campionato. Questa settimana, in vista delicata trasferta in programma questa sera a San Siro contro il Milan, ai nostri microfoni è intervenuto Carlo Laudisa, nota firma de La Gazzetta dello Sport, che con noi si è intrattenuto per affrontare i principali temi riguardanti la formazione di Massimiliano Allegri…
Quella di questa sera, tra Milan e Fiorentina, si presenta come una partita delicata per tutto ciò che sta succedendo attorno alle due squadre. Dopo la sconfitta contro il Napoli che reazione si aspetta dalla Fiorentina?
Una prova d’orgoglio, certamente. Il gioco di squadra c’è, all’altezza del test impegnativo.
La Fiorentina dovrà fare a meno di Cuadrado e pure dell’infortunato Pizarro. Cosa farà la differenza?
Non è facile rinunciare agli affondi di Cuadrado e alla regía di Pizzarro. Ma a Montella non mancano le alternative: lo spartito non soffrirà.
Dall’altro lato, un Milan in difficoltà: a -18 dalla prima in classifica dopo 10 giornate di campionato e a -13 dalla zona Champions.
Per il Milan è il momento più delicato. Non può più sbagliare e questo peso può condizionare la prestazione dei rossoneri.
Pensa che il futuro di Allegri possa in qualche modo dipendere dalla gara di questa sera?
Allegri rischia solo se perde malamente questo match. Certo, però, la situazione si sta compromettendo sempre più.
Uno dei principali doppi ex dell’incontro è sicuramente Riccardo Montolivo ma a San Siro si noterà soprattutto il ritorno di Massimo Ambrosini.
Montolivo e il mondo viola hanno già metabolizzato la separazione. Invece la prima (possibile) di Ambrosini da ex promette maggiori emozioni.
In attacco la Fiorentina affiderà tutto a Giuseppe Rossi mentre Allegri potrebbe tentare il tridente Kakà-Robinho-Balotelli.
Non credo che Montella lascerà Rossi da solo lì davanti. Comunque i viola sanno come mettere in difficoltà i milanisti.
Chiudiamo con un suo commento sulle polemiche arbitrali che hanno animato le cronache degli ultimi giorni.
L’abbaglio di Calvarese non si presta ad equivoci. Quindi il ricorso viola era nella logica delle cose, ma mi sarei sorpreso se la giustizia sportiva avesse fatto dietrofront. L’infallibilità dell’arbitro è un dogma che mal si concilia con il buonsenso.
Di
Redazione LaViola.it