 
																												
														
														
													‘PENNA IN TRASFERTA‘, la Rubrica di LaViola.it che in vista delle partite di campionato dà spazio ai giornalisti che seguono da vicino gli avversari di turno dei viola.
Si avvicina Parma-Fiorentina. Per analizzare la partita e il momento dei sardi, LaViola.it ha contattato Guglielmo Trupo, giornalista di ForzaParma.it, che segue da vicino le vicende dei rossoblu.
Ti chiedo che partita ti aspetti domani, una sfida salvezza tra due squadre che sono in crisi e che nel girone di ritorno hanno raccolto appena due vittorie a testa: “Il Parma sapeva di dover soffrire quest’anno, ha perso occasioni ghiotte per chiudere il discorso, perso punti per strada. E ora si gioca tutto nelle ultime due partite. Sicuramente dopo l’ottimo girone di andata non mi aspettavo di arrivare a questo punto. Men che meno in chiave Fiorentina, senz’altro non mi aspettavo che potesse lottare per non retrocedere. Mi aspetto domani una partita nervosa”.
Che è successo negli ultimi mesi al Parma? Sembrava poter ambire ad una salvezza tranquilla… “Sì, il Parma ha fatto un girone d’andata eccezionale, poi sono emersi tutti i limiti di una squadra che spesso ha giocato con 8-9 titolari che l’anno scorso erano in Serie B. I valori alla fine vengono fuori. Forse c’è stato anche un calo di attenzione dopo un girone di andata così positivo”.
Al Tardini si preannuncia domani un grande tifo dei gialloblu. “La piazza risponderà bene, la società ha fatto un’ottima iniziativa per la partita di domani: sono convinto che i tifosi risponderanno molto bene. È una partita da giocare tutti insieme, sicuramente”.
Domani D’Aversa avrà diversi problemi, dall’infortunio di Inglese alle squalifiche di Bruno Alves e Rigoni: “Il Parma ha sempre avuto difficoltà numeriche, ha avuto tanti infortuni quest’anno. Diciamo che D’Aversa è abbastanza abituato, lavora così da un po’ di tempo. Oggi il tecnico ha sottolineato che tiene più alla squadra che ai singoli, mi aspetto un gruppo unito. Sicuramente è difficile sopperire all’assenza di uno come Inglese, e lo abbiamo visto per un paio di mesi. Certo, con Inglese e Alves poteva essere una partita diversa. Anche perché affrontiamo una squadra forte, con valori importanti nonostante un’annata complicata, possiamo dire di transizione. Mi aveva impressionato anche il mercato di gennaio: con l’acquisto di uno come Muriel c’erano prospettive importanti. Ma ora la Fiorentina è finita in una spirale negativa… e il Parma potrebbe approfittarne”.
Da quali giocatori ti aspetti qualcosa di speciale per domani? “In chiave viola ce ne sono tanti, sicuramente Muriel è chiamato ad una reazione. Ma i viola hanno tanta qualità, quantità e un buon portiere. Ci sono però partite che si decidono con lo spirito, il sacrificio, il gruppo. A Parma abbiamo capito che certe partite si vincono con l’atteggiamento, più che con i giocatori. Mi aspetto più prove di squadra che di singoli”.
Credi sarà una gara condizionata anche dal risultato di Empoli-Torino? “Sì, è inevitabile che i risultati delle altre possano condizionare la partita, anche se loro dicono di no. Chiaro che i giocatori sono in campo, ma ci potranno essere dei condizionamenti. Se l’Empoli perde, ad esempio, Fiorentina e Parma saranno già salve”.
Infine ti chiedo di Faggiano, direttore sportivo accostato alla Fiorentina per il futuro. “Qui a Parma ha ottenuto successi su successi, ha costruito prima una squadra che è stata promossa dalla C alla B, e poi un’altra che ora sta per salvarsi. I risultati sono positivi, ma c’è da dire che Faggiano si è ritrovato a lavorare in situazioni complesse. Ad esempio, lo scorso anno non sapeva se ripartire dalla Serie B o dalla Serie A... Con i mezzi che aveva, ha fatto una squadra discreta indovinando diversi giocatori, come Gervinho, Inglese, Bruno Alves, a gennaio Kucka. Ha fatto cose buone, altre cose poi non hanno funzionato. Ma come tutti i direttori sportivi. In più aveva l’obbligo di vincere a tutti i costi gli anni scorsi, risalendo le categorie. È un ds molto valido, che conosce il calcio di provincia, si muove con le sue pedine come tutti i direttori sportivi. Non so se potrebbe essere l’uomo giusto per la Fiorentina, ma credo possa essere un valore aggiunto per diverse società. Ha dimostrato di sapersi muovere anche all’estero, con la sua rete di osservatori. È un ds giovane, che deve sbagliare e costruirsi, deve fare esperienze. C’è da dire che, secondo me, il ciclo qui può essere finito, specie in caso di salvezza: ha un altro anno di contratto, e se il Parma si salva potrebbe arrivare un rinnovo per lui e per D’Aversa. Ma potrebbe aver anche chiuso il suo ciclo qui, oltre la salvezza non penso possa andare. E se partisse non sarei sorpreso”.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
									 
																	 
														 
														 
														
Di
Marco Pecorini