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PENNA IN TRASFERTA, Arioli a Vi.it: “Viola, dura vincere a Verona: finirà 1/X. Ecco come gioca il Chievo”

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Continua ‘PENNA IN TRASFERTA‘, la Rubrica di LaViola.it che in vista delle partite di campionato dà spazio ai giornalisti che seguono da vicino gli avversari di turno dei viola. Un modo per capire le ultimissime delle squadre che andranno ad affrontare la Fiorentina. Verso Chievo-Fiorentina, LaViola.it ha intervistato Francesco Arioli, collega de L’Arena:

Arioli, come arriva il Chievo alla partita con la Fiorentina? “Il Chievo sta benissimo dal punto di vista fisico, perché è uscito da due trasferte in crescita fisica nel finale, sia a Genova che a Cagliari. Arriva bene sul piano del gioco: con Maran ha sempre avuto un inizio importante. Sta bene in classifica, perché ha 8 punti ed ha già trovato Juve e Lazio, con le quali ha perso in maniera rocambolesca. È una squadra temibile, il Chievo. Stanno bene anche i giocatori tecnici che fanno la differenza, i vari Birsa, Castro e Radovanovic. È una squadra in salute”.

Che formazione si aspetta per domani? E il modulo sarà il 4-3-1-2, o ci sarà spazio per il doppio trequartista dietro un’unica punta? “Potrebbe essere Bastien ma anche Castro, a giocare a fianco di Birsa dietro ad Inglese. Ma di solito Maran dà fiducia alla squadra che ha fatto bene la partita prima, con ritocchi mirati: domenica Pucciarelli non è dispiaciuto, mi aspetto quindi un assetto simile. Vedremo le condizioni di Bastien, Hetemaj, Radovanovic, ma stanno tutti bene lì in mezzo. Qualcuno però dovrà saltare. Mi aspetto di vedere Castro, Radovanovic ed Hetemaj (o Bastien) in mediana, Birsa trequartista e Inglese-Pucciarelli davanti. Dietro la situazione è più bloccata, dopo l’infortunio di Gobbi giocherà Cacciatore a sinistra, a destra Tomovic, che ha fatto bene nelle ultime. In mezzo Dainelli-Gamberini ok, ma Cesar ha fatto bene quando ha giocato ed è una valida alternativa”.

A proposito di Tomovic: che impatto ha avuto sul mondo Chievo? “Un buon impatto, è entrato in punta di piedi, ha aspettato il suo turno. Maran gli ha dato qualche settimana di ambientamento, è stato poi protagonista dell’episodio del rigore da Var con l’Atalanta. Ma ha fatto bene sia da centrale che da esterno. Non ha la spinta di Cacciatore, che fa tutta la fascia con disinvoltura, ma in fase difensiva ha fatto bene. Ma non è dispiaciuto anche in fase di possesso”.

A livello di singoli, da chi si aspetta qualcosa di speciale in Chievo-Fiorentina? “Da parte viola è facile dire Federico Chiesa, sta vivendo un momento magico. Al di là delle qualità che non si discutono, ma vive in fiducia: cerca e trova i colpi, sta dimostrando di essere un vero talento. Nel Chievo, Birsa e Castro sono i giocatori che hanno il colpo che fa la differenza. Quando puntano tra le linee diventano fastidiosi per tutti”.

Chievo squadra di ‘vecchietti’, ma anche giovani in rampa di lancio: da Bastien a Depaoli, fino a Stepinski. “Maran sta dosando l’impiego di questi giovani. Stepinski domenica ha giocato 10′, ha tirato in porta due volte e fatto gol. Ha dato anche una palla perfetta per Hetemaj. È l’ultimo che si è messo in luce. Non perderei di vista anche Garritano, giocatore di grande prospettiva e talento. Ha tecnica notevole, spunto in velocità e coraggio. Forse Maran lo fa giocare in un ruolo a cui non era abituato, come trequartista. Ma è un giovane di qualità”.

Che partita si aspetta al Bentegodi? “Mi aspetto una partita divertente, tra due squadre portate a fare gioco. Del Chievo si parla sempre di squadra che fa giocar male gli altri, è un luogo comune però un po’ rivedibile perché il Chievo cerca sempre di fare la partita. Legge i momenti, perché in certe fasi è giusto stare in difensiva ma quando si aprono gli spazi il Chievo gioca. Anche la Fiorentina ha superato una fase iniziale pesante, dopo la rivoluzione tecnica sostanziosa. Mi aspetto una partita aperta. Pronostico difficile, ma per la Fiorentina sarà dura vincere. Direi un 1/X come pronostico”.

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