L’attaccante brasiliano ha giocato oggi con la squadra di Bigica per mettere minutaggio nelle gambe, ma la sua prova non è stata positiva.
La maglia viola sì, ma quella della Primavera. Esordio con i baby gigliati per Pedro, in attesa dei primi minuti con Montella. Un’ora in campo con i ragazzi di Bigica da ‘fuoriquota’, sia a livello anagrafico (classe ’97) che di curriculum, ma la prestazione del brasiliano acquistato per oltre 11 milioni non è stata sufficiente. Schierato al centro dell’attacco viola, in una formazione offensiva che prevedeva anche Duncan, Montiel e Koffi, l’ex Fluminense ha fatto spesso a ‘sportellate’ con i centrali interisti, ha protetto qualche buon pallone ma è apparso in generale ancora imballato nelle gambe.
UNA SOLA OCCASIONE. L’unica vera occasione a fine primo tempo, con Pedro che lanciato in avanti ha sfidato gli ultimi due difensori e se n’è andato con velocità e forza, ha sterzato e poi ha provato a piazzare la palla di destro sul secondo palo, trovando però il buon guizzo del portiere locale Stankovic. Unico lampo di luce in un match complicato per tutta la Fiorentina, sia per il valore dell’avversario (ben più rodato come squadra) sia per lo scarso feeling tra giocatori che praticamente non avevano mai giocato insieme. Anche Montiel, ad esempio, ha fatto fatica, nonostante che lo scorso anno abbia fatto più volte la differenza in Primavera.
MINUTAGGIO. “Pedro viene da un grave infortunio, lungo, poi ha ripreso e di solito c’è il rischio di infortuni muscolari, che ha avuto. Ho parlato serenamente col ragazzo, gli ho spiegato che ha bisogno di giocare: lui ha pensato due minuti ed ha deciso di andare in Primavera Poi in settimana vedremo, di volta in volta, perché di soluzioni in attacco ce ne sono tante“, ha detto oggi Montella. Pedro non giocava una partita dall’11 agosto, quando si infortunò con la maglia del Fluminense. Da allora riposo e sedute personalizzate, fino agli allenamenti negli ultimi giorni con il gruppo di Montella. Impensabile, però, vederlo già a buoni ritmi, specie poi in un campionato totalmente diverso da quello brasiliano. Per questo è stato mandato a fare minutaggio con Bigica. Certo, almeno in Primavera in tanti si aspettavano di vedere giocate interessanti da un attaccante nel giro della Nazionale brasiliana e convocato anche per i prossimi test dell’Under 23 Olimpica della Seleçao. Ma l’impressione è che a livello di brillantezza fisica la punta classe ’97 debba ancora lavorare. Come normale che sia.
“Ci vuole pazienza, nel futuro potrebbero essere attaccanti da 20 gol“, ha detto oggi Pradè su Pedro e Vlahovic. “Pedro un ragazzo molto serio, dedito al lavoro. È in Nazionale olimpica, in Brasile è un giocatore già importante. È arrivato in ritardo dal punto di vista fisico, ci vuole tempo”, ha poi sottolineato riferendosi al brasiliano. Serve quindi un po’ di pazienza, come spesso accade a chi arriva dal Sudamerica, specie se alle spalle c’è un problemino fisico (in questo caso muscolare). Niente Atalanta, possibile panchina contro la Samp. Ma si vedrà. Perché nel 3-5-2 attuale di Montella già sono rimasti fuori Vlahovic e Boateng, ben più ‘pronti’ di Pedro. E in caso di inserimento di una punta, l’Aeroplanino ha diverse carte davanti. L’inserimento del brasiliano sarà graduale. Ma in tanti si aspettano di vederlo in Serie A, per confermare le ottime impressioni destate in Brasile. E per vedere all’opera l’investimento più caro del nuovo ciclo Commisso.
Di
Marco Pecorini