La Fiorentina esce sconfitta un’altra volta, limita il passivo solo grazie a Dragowski. Monologo Atalanta nel primo tempo, i viola giocano solo a partita finita
Un altro disastro per la Fiorentina, un altro passo avanti per l’Atalanta. È finita 3-0 solo grazie a Dragowski, autore di almeno tre parate fantastiche. È finita malissimo per i viola che ieri hanno sbagliato partita quando avevano il compito di difendersi e ripartire e ancora di più quando, a inizio ripresa, sono stati chiamati ad attaccare. Nella costruzione del gioco è emersa ancora una volta l’incapacità della squadra di Prandelli, che ha lasciato una preoccupante sensazione di impotenza e superficialità. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
A SECCO. In campionato la Fiorentina ha fatto 2 punti nelle ultime 6 partite, ha segnato un gol negli ultimi 579 minuti, ieri è arrivata al tiro due volte. Sono le cifre di una crisi profonda che, per adesso, il cambio tecnico non ha mitigato.
UN DRAGO. Per 44 minuti Dragowski è stato fenomenale, quattro parate di cui tre decisive. Per fargli gol ci voleva un tiro dal limite dell’area piccola, quello di Gosens, dopo che Zapata aveva preso a spallate la difesa viola, mettendo fuori combattimento prima Venuti e poi Pezzella, finito per terra perché incautamente era andato a rimbalzare sul colombiano.
FUORI I VECCHI. Prandelli aveva preparato la partita come la Fiorentina l’ha giocata nella prima fase (difesa), non nella seconda (ripartenza). Sapeva che sarebbe stato un incontro impari sul piano tecnico, tattico e dinamico, anche se forse non fino a questo punto. Ha tolto gli anziani, Caceres, Ribery e Callejon, che, chiariamolo subito, erano apparsi tutti lontani dalla migliore condizione. Il problema è che i loro sostituti, Venuti e Lirola sulla fascia destra e, a sorpresa, Eysseric sulla sinistra (in totale 27 anni in meno), li hanno fatti rimpiangere e non poco. Troppo leggera la Fiorentina, per niente aggressiva, in tutto il primo tempo è stata assediata ed è ripartita una sola volta, creando pure un grosso spavento all’Atalanta col bel sinistro di Vlahovic che Gollini ha deviato sulla traversa. Nient’altro. Al 45′, i dati erano inclementi per i viola: 66 per cento di possesso palla per l’Atalanta, 319 passaggi a 159, 9 calci d’angolo a 2, ma soprattutto 15 tiri a 2. Praticamente, un monologo.
ALTRI GOL. Nella ripresa il 2-0 è arrivato su punizione di Malinovskyi, poi Prandelli ha messo dentro Ribery e Callejon, mossa senza risultato perché dopo poco è arrivato il 3-0 di Toloi. La Fiorentina ha cominciato a giocare quando la partita è finita.
Di
Redazione LaViola.it