Tre allenamenti su sei in archivio dal giorno (lunedì) della ripresa, quindi tre prove archiviate che però ancora non fanno un indizio perché ne servono appunto sei per arrivare alla definizione degli undici titolari a Pescara: ma la tappa di metà percorso nell’avvicinamento all’Adriatico aiuta ad ipotizzare quali possono essere le scelte di Paulo Sousa.
La prima gara dell’anno dopo la sosta di Natale che si trascina sempre dietro mille incognite e per di più in programma contro un avversario che si gioca una fetta di salvezza; il ritardo in classifica che vieta altri passi falsi immediati da non aggiungere all’unico punto totalizzato tra Lazio, Genoa e Napoli: buoni motivi per credere che la Fiorentina affronterà i biancazzurri con la formazione completa di tutti i suoi punti di riferimento, adesso che è sicuro il rientro di Gonzalo Rodriguez e Ilicic, ed è solo da “dichiarare” quello di Borja Valero.
Non manca nessuno, insomma, e la squadra viola, a proposito di buoni motivi, ha un paio di ragioni altrettanto valide per abituarsi a vincere: uno si chiama Chievo che arriva mercoledì 11 al Franchi per gli ottavi di Coppa Italia (obiettivo prioritario del club dei Della Valle) e uno si chiama Juventus che sarà in visita (non di cortesia) allo stadio di Campo di Marte la domenica successiva alla prossima.
E allora tutto porta a credere che Paulo Sousa riparta dal 4-4-1-1 (che diventa 4-2-3-1 in fase d’attacco) con gli uomini che più spesso questo modulo hanno messo in pratica, cioè dalla trasferta di Cagliari dello scorso 23 ottobre in avanti.
Cambio più, dubbio meno, significa: Salcedo e Maxi Olivera (in vantaggio rispettivamente su Tomovic e Milic) ai lati della coppia centrale Gonzalo-Astori nella linea a quattro di difesa; Chiesa a destra e Bernardeschi a sinistra sulle fasce; Ilicic a supporto di Kalinic.
Restano i due mediani nell’unico vero dubbio da risolvere: se come sembra Borja Valero ci sarà ad un mese esatto dall’ultima presenza targata Baku, il posto che rimane sta in bilico tra Vecino e Badelj e per motivi differenti non è semplice lasciar fuori l’uruguaiano o il croato.
Ma spazio per tre non c’è, a meno che il tecnico portoghese non cambi subito tendenza riproponendo il 4-3-3. Ecco uno degli elementi da verificare da oggi a sabato.
Di
Redazione LaViola.it