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Patto per l’Europa. Squadra, mister e società ci credono. A Crotone solo un segno: il 2

Tutti uniti per l’Europa. Il messaggio arrivato dalla vigilia di Crotone-Fiorentina è chiaro. Se l’anno scorso fu Andrea Della Valle a spronare tutto l’ambiente dopo la partita di Frosinone per continuare a credere e lottare nel terzo posto, stavolta la faccia ce l’hanno messa Pantaleo Corvino e Gonzalo Rodriguez. Squadra, rappresentata dal suo capitano, società, rappresentata dal direttore generale dell’area tecnica, e Sousa. Tutti con l’obiettivo di ravvivare le speranze di chi attraverso fischi, striscioni e cori ha manifestato tutta la sua insofferenza e di considerare ormai finita la stagione viola. Comunque la si pensi, comunque la si veda, tralasciando malumori e rimandando bilanci e contestazioni. Poco importa se a parlare è un capitano che tra poche settimane lascerà la Fiorentina, o un allenatore che migrerà altrove. O un dg che pur ammettendo i propri errori ha iniziato da tempo a finire sul banco degli imputati per questa annata negativa. La matematica dice che tutto è ancora possibile. E che l’Europa è ancora raggiungibile. Nelle idee sicuramente, nella pratica deve diventarlo.

Difficile credere che in queste ultime 10 giornate di campionato possano arrivare 30 punti. Al di là degli avversari di turno che affronterà la Fiorentina. Perché sulla carta, se si considerano le vittorie contro Roma, Juventus, il pareggio col Napoli ed altre ottime prestazioni, nulla è impossibile se veramente voluto. Il nodo cruciale sta proprio lì: nel voler fortemente perseguire un obiettivo che nelle recenti settimane questa Fiorentina ha dimostrato di non avere nelle corde. La mentalità vincente, forse, non l’ha mai avuta questa squadra. Nei singoli, nel collettivo, nei vertici etc. Ma per vincere contro il Crotone e non prendere 4 gol in 50 minuti contro il Monchengladbach, non servivano certo sforzi sovrumani. Ma solo un po’ di testa e fame.

A cominciare dallo Scida di Crotone, contro una squadra che giocherà col coltello tra i denti e pronta a fare la guerra per giocarsi le residue e flebili speranze di rimanere in Serie A, arriveranno già le prime risposte. Se la squadra ci crede davvero lo vedremo tra poche ore. Impensabile non tornare dalla Calabria con 3 punti. Dove hanno vinto tutti tranne poche squadre, 6 per l’esattezza: Empoli, Pescara e Chievo che hanno perso, Sampdoria, Sassuolo e Palermo che vi hanno pareggiato. Se dovesse non arrivare il bottino pieno, ed un’altra prestazione indecorosa anche a Crotone, a quel punto, le parole resterebbero a 0. Ultima chance, insomma, per la Fiorentina, di calmierare almeno per un po’ critiche e contestazioni da parte di una tifoseria che la speranza ormai l’ha già persa da tempo. Qualcuno anche la pazienza. Parole ok, adesso i fatti. Il futuro può attendere, conta solo il presente. Forse. Perché l’anno nuovo è già alle porte. Ed anzi, rischia di partire già con enorme ritardi. La programmazione è tutto nel calcio. Ed anche a questo giro, la speranza, è che qualcuno non si debba ritrovare in sala stampa ad ammettere ulteriori colpe su ritardi o occasioni perdute. Il tempo sta per scadere. Per qualcuno è già scaduto. Parola al campo. Crotone-Fiorentina non ammette altro esito che il segno 2. Altrimenti, il vento della polemica, potrebbe tornare a soffiare molto più forte su Firenze.

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