Rassegna Stampa
Pasticcio viennese: primo tempo da dimenticare, tanti errori e ingenuità
Brutto primo tempo, nella ripresa Beltran e Infantino si vedono negare la gioia del primo gol in viola. Ora l’aiuto del Franchi per il ritorno
Come scrive La Nazione, la Fiorentina torna da Vienna con il peso di una sconfitta che deve essere affrontata con calma e gestita con lucidità. Ma che deve far riflettere, soprattutto per quello che è accaduto nel primo tempo. Un passo indietro rispetto allo scintillante esordio di Marassi e può capitare in avvio di stagione, dove la continuità non è scontata. In una partita tutto sommato non esaltante, come detto, è stato un episodio a decidere a favore del Rapid Vienna la prima sfida. La trattenuta evitabilissima in area di Mandragora – al 34’ – ha mandato sul dischetto Grull che non ha sbagliato.
Così i viola sono costretti a inseguire e guadagnarsi il passaggio ai gironi di Conference nella gara di ritorno, giovedì prossimo al Franchi. Obiettivo certamente alla portata della Fiorentina vista a Marassi, che ha anche pagato tutto oltre i demeriti. Normale che sia ancora così a inizio stagione, dove gli avversari sono più avanti. E infatti nella ripresa il canovaccio è cambiato, anche se la mole di gioco prodotta – non sempre in maniera lucida – è rimasta lettera morta dalle parti di Hedll, decisivo nel finale quando Beltran e Infantino si sono visti negare la gioia del primo gol in viola, con bravura prima e fortuna poi dal portiere avversario.
Serata storta per buona parte dei viola, tanto che a restare negli occhi è la solida prestazione di Ranieri, bravo a non perdere posizioni e colpi. E questo la dice lunga della partita nel suo complesso. Quello che parzialmente consola (o fa arrabbiare) è un aspetto da non sottovalutare: la Fiorentina ha giocato non bene. Mentre il Rapid ha forse fatto la sua migliore prestazione dell’anno. Nonostante questo il divario di un gol è ampiamente recuperabile. Anche con l’aiuto del Franchi.