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Pasquale Bruno: “Sono diventato antijuventino, un sentimento forte che a Firenze si è accentuato”

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Le dichiarazioni dell’ex difensore viola sui trascorsi alla Juventus

L’ex difensore della Fiorentina, Pasquale Bruno ha parlato al Corriere dello Sport:

JUVENTUS. “Tre anni ci ho giocato. Una settantina di partite. Ho conosciuto la Juve vera, l’avvocato Agnelli, Boniperti. Dopo aver vinto la coppa con Zoff in panchina, mi presentai da Boniperti e gli chiesi di restare. Mi spiegò che stava per lasciare la presidenza a Chiusano e il comando a Montezemolo e che sarebbe arrivato Maifredi. “Mi spiace, ma tu e Rui Barros non rientrate nei piani dell’allenatore, dovete andare via – fu chiaro -, prometto che ti mando a giocare dove vuoi”. Lo pregai di farmici pensare e quando lo rividi dissi che mi sarebbe piaciuto il Toro, Torino era tutta granata, gli amici mi parlavano solo del Toro. Uno, due, tre e presi la malattia”.

CAMPIONI. “Vlahovic, Chiesa, Dybala, Zaniolo, Lukaku? E questi sarebbero campioni? Non fatemi ridere. E perché non parliamo dei difensori di oggi? Sogno di vedere Bonucci costretto a marcare in campo aperto Maradona o Van Basten, Careca o Aguilera. I veri fenomeni erano quelli di un tempo, di un calcio in cui la serie A dominava il mercato: Vierchowod, Gentile, Francini, Ferrara, Annoni, anche Villa”.

ANTI-JUVE.  “Ho respirato profondamente l’anti-juventinità. Un sentimento forte che a Firenze si è accentuato. I fiorentini odiano la Juve più dei torinisti. Ricordo che nell’anno di Maifredi l’Avvocato veniva a vedere il Toro di Mondonico, una domenica Franco Costa della Rai gli chiese il motivo del tradimento. E lui: “Mi diverte”.

RETROSCENA SU BAGGIO. “Espulsi tutti e due. A fine partita venne verso il nostro spogliatoio accompagnato da due massaggiatori. Me ne disse di tutti i colori. Pensai, meglio che me lo tolgano di torno sennò lo uccido”. 

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