Ha visto un bel po’ di mondo Mario Pasalic, nato in Germania da genitori croati e traslocato nell’Hajduk di Spalato prima di essere acquistato in Inghilterra (Chelsea), giocare poi in Spagna (Elche), quindi in Francia (Monaco), Italia (Milan) e Russia (Spartak Mosca).
Ventitré anni e già sei campionati diversi – anche se Pasalic con il Chelsea non ha mai giocato –, più il mondiale con la Croazia perso proprio all’ultima scrematura. Vita intensa, e ora il ritorno in Italia.
Sarà fra poco la volta della Fiorentina, dove Pasalic arriverà in prestito dal Chelsea con un diritto di riscatto a favore dei viola (cifra ancora da stabilire). Quasi un metro e novanta e molti estimatori in giro per l’Europa, fra questi fece abbastanza notizia Montella che due anni fa volle Pasalic al Milan, salvo murarlo in panchina e a volte in tribuna fino al 30 ottobre.
ZERO MINUTI. Però in ogni conferenza stampa Montella parlava benissimo di Pasalic, che poi finalmente lanciò in prima squadra. Il ragazzo ci sa fare con i piedi, che usa per i lanci con democrazia estrema da ambidestro. Gioca ventuno partite, non tutte intere, e segna 5 reti.
Montella chiede al Milan di trattenerlo, l’accordo con il Chelsea però non si trova e Pasalic rischizza in un altro campionato: trentadue presenze, cinque reti e un assist con lo Spartak Mosca.
La delusione del mondiale mancato per mezzo centimetro (out all’ultima scrematura prima di partire, insieme al napoletano Rog) è stata affrontata insieme al procuratore Marko Naletilic, che è in grandissima confidenza con Corvino anche per motivi extracalcistici.
Lo sbarco a Firenze è stato deciso in poco tempo e Pasalic ha avuto la garanzia che sarà impiegato da Pioli nel modo migliore per sfruttare le proprie caratteristiche. Quindi spazio per gli inserimenti, più facili da innescare giocando da mezz’ala, in concorrenza teorica con Benassi o Veretout.
Pasalic è un jolly a centrocampo e proprio la naturale capacità di alternare le due fasi gli ha permesso di acquisire la sostanza del giocatore multiruolo, ma i 5 gol segnati due anni fa in Italia, quando Pasalic aveva poco più di 21 anni, sono un patrimonio troppo chiaro per essere lasciato da parte.
I GOL. Ci sono gol importanti nel passato di questo ragazzo, a cominciare dalla doppietta segnata a 18 anni a Spalato nel derby contro la Dinamo Zagabria. La seconda rete – segnata di tacco – viene ancora ricordata come un ricamo sfacciato.
Nel 2014 la Lazio aveva puntato Pasalic per sostituire Hernanes, il Chelsea però anticipò Lotito e per 3 milioni portò a casa lo spilungone, salvo poi spedirlo in giro per farsi le cosiddette ossa. Elche, Monaco, Milan, Spartak.
Quando sbarca a Milano, Pasalic si dichiara tifoso rossonero e cita Boban, poi Montella lo dipinge come un mezzo fenomeno ma la concorrenza è tanta. Pasalic esce alla distanza e scommette su se stesso, ora è la Fiorentina che scommette su di lui.

Di
Redazione LaViola.it