Un’ascesa continua, dai dilettanti alla doppia finale, frutto dello studio e di novità tattiche. Da Quarta ai terzini, l’esempio di Zeman e non solo
Per uno che non si pone limiti, «ma solo orizzonti», quella che sta per arrivare non è che una delle tante prove da superare. Dalla Lega Pro, alla doppia finale dell’anno scorso, passando per la promozione dalla B alla A e da una salvezza (con lo Spezia) ottenuta contro tutti i pronostici. Un’ascesa continua, che Vincenzo Italiano non ha nessuna intenzione di interrompere. «Arrivo alle 8 del mattino ed esco alle 20 di sera», ha detto settimana scorsa dal Viola Park. Dodici ore al giorno dedicate a studio, analisi, confronto con lo staff. Un aggiornamento continuo, alla continua ricerca di nuove soluzioni. «Guardo tutte le partite che passano dalla tv, soprattutto Barcellona, Manchester City, Liverpool, Bayern Monaco e Brighton ma cerco di guardare qualsiasi cosa venga proposta perché ogni gara ti lascia qualcosa e può farti crescere». Gli capita, per esempio, di godersi con particolare attenzione (e piacere) anche le partite del Pescara di Zeman, suo primissimo modello ispiratore. Nascono (anche) da questo atteggiamento idee come il difensore centrale avanzato in regia, il terzino che diventa mezzala, o il Quarta versione attaccante aggiunto che tanto ha stupito nelle ultime uscite dei viola. Così scrive il Corriere Fiorentino.
CONTROMOSSE. Visto che Italiano non è l’unico allenatore così attento e maniacale, va da sé che tutti gli altri stanno studiando la sua Fiorentina e che, quindi, stiano pensando alle contromosse. Per questo anche in questa sosta il mister sta pensando a nuovi colpi di genio, che possano sorprendere i suoi colleghi.

Di
Redazione LaViola.it