L’ex centrocampista oggi commentatore tv ha parlato della gara di ieri: “L’Atalanta giocava uomo su uomo, manca tanto Gonzalez”
Marco Parolo, ex centrocampista e oggi commentatore DAZN, ha parlato a Radio Bruno: “Per i giocatori che c’erano in campo, Bonaventura, Barak e Saponara erano quelli con più qualità. Ma a parte Bonaventura che giocava più basso, gli altri due avevano gli uomini sempre addosso, De Roon era sempre attaccato a Barak. L’Atalanta ha giocato sempre uomo su uomo, ha più qualità nei giocatori offensivi. La Fiorentina nelle situazioni in cui poteva avere lo spunto, non è riuscita a metterci qualità. La soluzione finale con Jovic dietro la punta, può essere una strada per Italiano. Jovic mi è parso uno che può dar meglio con un giocatore accanto, ha qualità e deve esprimerla”.
UOMO SU UOMO. “L’Atalanta, difendendo più basso, fa questo uomo contro uomo con più densità. È cambiata. Ha preso solo 3 gol in tutto il campionato, non è un caso. Hanno meno spazio da difendere, è un accorgimento di Gasperini. Per ora nessuno ha trovato una vera chiave per far male all’Atalanta, anche Milan e Roma non hanno trovato vita facile. La Fiorentina doveva essere più veloce quando recuperava palla, e con più qualità palla a terra, ma Kouame e Ikonè non hanno queste caratteristiche. Forse Italiano si aspettava più spazi, l’Atalanta concede possesso ma lo fa con tutti”.
GONZALEZ. “Quanto è importante Gonzalez? Tanto, perché ha forza fisica e qualità per reggere gli urti a giocare di spalle. Ikonè e Kouame soffrono, lui può farti vincere contrasti. Anche la mancanza di Sottil si è sentita. Saponara-Kouame-Ikonè hanno qualità ma con l’uomo addosso vanno a perdersi”.
DELUSIONE. “Fiorentina deludente? Se si è preso Jovic, c’è da capire come sfruttarlo. E Italiano inizia ad intravederlo, magari spostandolo. Poi i tanti impegni: un conto è preparare una partita a settimana, e Italiano è un maestro, un conto è prepararla ogni tre giorni. Lui sta iniziando ora a farlo, gli va dato tempo. C’è da trovare ritmo in questo aspetto, Italiano sta facendo esperienza ora con tutto questo. La Fiorentina paga, ma più dal punto di vista mentale che fisico. Anche io il primo anno che l’ho fatto, ho avuto difficoltà. Poi al quarto/quinto anno ero abituato. Bisogna avere trasferta, sarà un anno complicato. Capire come andrà in Conference, saranno mesi da gavetta, da esperienza in un contesto a cui tutto l’ambiente, dall’allenatore ai giocatori, in pochi erano abituati”.
Di
Redazione LaViola.it