Parola d’ordine tutti assieme fino al termine della stagione. Dove poi tutto sarà analizzato in profondità. Dai risultati che Paulo Sousa e la squadra viola riusciranno a ottenere, all’atteggiamento del tecnico portoghese.
Anche se è assai probabile (ma mai dare certezze nel calcio) che a fine stagione il matrimonio tra Paulo Sousa e la Fiorentina s’interromperà. Giusto o sbagliato, ma l’indirizzo attuale è questo.
Pantaleo Corvino, da grande conoscitore di calcio, ha capito subito che quello sta accadendo attorno e all’interno della Fiorentina può creare danni irreparabili. E quindi ci ha messo la faccia e ha subito chiarito che la società è col tecnico portoghese. Dettando anche la sua linea d’azione.
La Fiorentina è in corsa per il passaggio del turno della Europa League, c’è una coppa Italia che deve ancora iniziare e poi il campionato.
Con risultati altalenanti, ma in grado di poter ricoprire un ruolo da protagonista. Certo, a gennaio Pantaleo Corvino e la società dovranno andare in qualche maniera incontro a Paulo Sousa. Con un mercato che possa consentire di rinforzare, questa volta, il ‘reparto’ dei titolari e non più quello delle riserve.
Paulo Sousa da parte sua continuerà a lavorare concentrato sulla Fiorentina. Certo, inutile nascondersi dietro un dito: non sarà la situazione ideale per poter lavorare e tirar fuori il meglio della squadra.
Perché, anche in maniera involontaria, tutto l’ambiente viola (compreso i giocatori) sanno bene quello che succede giorno dopo giorno. Questo, e speriamo di no, può risultare anche un freno.
In tutto questo c’è la sfida contro l’Inter. Una gara già di suo piena d’insidie, e questa volta per la Fiorentina ancora di più. Perché oltre a quelle che potrà creare la compagine nerazzurra, saranno da valutare quelle di ‘casa’ viola. Ecco perché Corvino, nel suo appello alla vigilia del match, ha ricordato che è arrivato il momento di stare tutti uniti per il bene della Fiorentina.
Una situazione, è però bene ricordare, che non deve diventare un alibi per i giocatori. Sono loro che adesso devono tornare a vincere le partite e rimettere sulla giusta careggiata la Fiorentina.
Perché se è in forte dubbio per il prossimo anno la permanenza di Paulo Sousa, sarà così anche per molti giocatori. Soprattutti per quelli che ancora devono dare risposte e prestazioni secondo le loro potenzialità, e che ci sono riusciti solo in poche occasioni.
Infine, al termine della stagione (come scritto) si arriverà alla separazione tra Fiorentina e Paulo Sousa. E qui emerge una particolare considerazione: un addio che si andrà a sommare a tanti altri nella gestione Della Valle.
In particolar modo con quei allenatori che hanno fatto bene a Firenze, come Cesare Prandelli e Vincenzo Montella. Tutti arrivati all’addio con la Fiorentina non per i risultati sportivi ma spesso per dichiarazioni, prese di posizione, tutte sempre rivolte verso quella parola che porta il nome di ‘ambizione’.
Di
Gianni Ceccarelli