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Parola alla difesa: Fiorentina squadra più battuta tra le big

L’esplosione di Chiesa, la strafottenza con cui affronta le partite e gli avversari senza nessun timore consapevole dei propri mezzi. La rinascita di Tello, decisivo con una doppietta nel ruolo di esterno sinistro, quello che lo aveva lanciato agli albori di carriera nel Barcellona di Guardiola. Il solito dilemma del bicchiere mezzo pieno(risultato e sole tre lunghezze dalla zona Europa) o mezzo vuoto(prestazione sofferta contro una squadra prossima alla retrocessione già prima di Carnevale). La vittoria di Pescara lascia una serie di spunti e interrogativi tra tifosi e addetti ai lavori, nelle radio e nelle televisioni come nei Bar e nelle strade. Interrogativi e spunti che però intaccano anche un altro tema, quello più sentito nel mercato da coloro che ha votato con un’insufficienza la campagna acquisti appena trascorsa: la difesa e la situazione del reparto difensivo.

Pantaleo Corvino alla Rai, così come fatto Lunedì in occasione della presentazione di Riccardo Saponara,  ha ribadito che non c’erano difensori migliori di quelli che la Fiorentina ha in rosa, glissando richieste o delusioni. Ma non volendo ritornare su ciò che non c’è stato e non c’è, ci soffermeremo sui dati, sui numeri.
La Fiorentina, con la rete incassata da Caprari, ha toccato quota 29 reti subite. Per la precisione 11 in casa, dove ha chiuso a porta inviolata nelle prime quattro uscite e 18 fuori, con i clean scheet ottenuti a Bologna, Empoli e Verona.  I viola sono, tra le squadre che occupano la parte alta della classifica, la difesa più perforata.
Comanda la graduatoria la Juventus con 16 gol incassati, seguita sul podio da Roma e Inter, rispettivamente con 21 e 23 reti.
Meglio dei viola hanno fatto perfino il Bologna, 26 gol, mentre appaiate a 29 troviamo Udinese e Sampdoria: tutte squadre, queste ultime, con poche ambizioni in un campionato già deciso a fine Gennaio.

La lunga esclusione di Gonzalo può essere una attenuante, l’invenzione di Carlos Sanchez una toppa utile a far rifiatare un reparto messo troppo spesso sotto accusa, sia globalmente che nei singoli, vedi Tomovic. Un reparto spesso, come accaduto Domenica contro il Genoa, punito da un assetto offensivo, o comunque votato all’attacco anche quando ci sarebbe da gestire. A Roma martedì un’interessante prova del 9. Perché è vero che la miglior difesa è l’attacco, ma imparare a difendere è l’arma per costruire successi. Soprattutto in Italia. Soprattutto per chi punta a un piazzamento europeo.

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