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Paradosso viola: la classifica peggiora, ma il pari con la Juve lascia buone sensazioni. Adesso la partita più importante a Bologna
Classifica più corta, ma buona prova della Fiorentina che lascia ben sperare. Il prossimo turno può essere molto favorevole ai viola
Oggi, paradossalmente, la classifica è peggiore rispetto a quella di poche ore fa. La Fiorentina, alla vigilia di questo turno di campionato, aveva cinque lunghezze di vantaggio sul terzultimo Cagliari, che adesso sono diventate tre (medesima distanza dal Benevento). Eppure, la sensazione che rimane dopo il pareggio contro la Juventus, è più che positiva.
Che questo sarebbe stato un turno complesso per la Fiorentina era evidente, con la Juventus in piena corsa Champions da affrontare al Franchi. Mentre in Sardegna è arrivata una Roma totalmente concentrata su quel che sarà in Europa League contro il Manchester United. Logico pensare, a ben vedere la formazione iniziale di Fonseca, che per il Cagliari il compito non sarebbe poi stato così complesso. Bruttissimo invece il passo falso interno del Benevento contro l’Udinese. La squadra di Inzaghi, dallo scorso gennaio, ha vinto solo (incredibilmente) allo Stadium contro la Juventus.
Eppure, dicevamo, nonostante una classifica in coda più corta, le sensazioni che restano sono buone. Partiamo dal campo. La squadra ha risposto bene alla sollecitazione degli ultras, quando alla vigilia avevano chiesto di tirare fuori gli attributi e di rendere difficile la vita alla squadra di Pirlo. Detto e fatto. La Fiorentina ha disputato un primo tempo sontuoso, che poteva concludersi anche un punteggio diverso. Ritmo, aggressività, idee. Davvero un bel vedere, con la Juventus costretta spesso a rincorrere e capace di creare una sola occasione da gol fallita da Ramsey.
L’episodio del gol subito in avvio di ripresa ha riportato la Fiorentina con i piedi ben piantati sulla terra. Un pizzico di paura è subentrata, ma tutto sommato la squadra ha rischiato il giusto. E’ mancata la forza di provare a vincerla. Ronaldo non pervenuto, Dybala neanche. Merito pure della Fiorentina, che ha messo in mostra un Vlahovic anche scaltro dal dischetto, oltre ad una serie di giocatori che adesso devono mettere in campo quel qualcosa in più, nel momento decisivo della stagione.
Ed allora ecco Amrabat, alla migliore prestazione in assoluto in maglia viola. Tarantolato, continuo, efficace in fase di non possesso. Insomma, un bel giocatore. Particolarmente utile per bloccare le (comunque poche) idee dei centrocampisti bianconeri. Ancora bravo Venuti, fino a che non ha accusato un problema all’inguine nel finale di primo tempo.
In generale meno bene Dragowski (forse si poteva fare di più sul gol di Morata), che sbaglia anche un paio di rinvii che potevano costare cari. E poi Quarta, freddato dopo pochi istanti da Morata: doveva essere meno leggero. Per il resto tante prestazioni da sei in pagella, che contro avversari di livello tecnico più alto, hanno portato sostanza.
Adesso il calendario inverte la tendenza, con il prossimo turno che (sempre sulla carta) pare favorevole alla Fiorentina, rispetto agli impegni di Benevento e Cagliari (giocheranno contro Milan e Napoli). La Fiorentina farà visita ad un Bologna ormai salvo, con quattro punti in più dei viola. Sarà una settimana comunque intensa, in vista di quella che potrebbe davvero essere la gara decisiva per la salvezza della Fiorentina.