Dopo aver fermato la Juventus capolista, anche l’Inter non passa con i viola. Così come la Fiorentina aveva fermato l’Atalanta. Meglio contro le big, che contro le piccole. E venerdì arriva la Roma
Contro le big anche altre fiorentine che lottavano anche per l’accesso in Champions hanno sempre fatto fatica. Ma la vera differenza, Cesare Prandelli ne sa qualcosa, erano i tanti punti messi in cascina contro le medio-piccole. In quelle ‘famose’ partite da vincere, contro chi è inferiore, sulla carta, devi far più punti possibili se contro le grandi non riesci a fare l’exploit se vuoi competere per le zone alte della classifica. Altrimenti, se stecchi contro chi lotta per la retrocessione, e non batti mai le grandi, allora ti ritrovi nei bassifondi della graduatoria.
PARADOSSO Contro l’Inter la Fiorentina di Montella ha ottenuto un altro punto contro la capolista. Così come aveva fatto contro la Juventus, costringendo anche l’Atalanta al pareggio riacciuffato in extremis dai bergamaschi. Contro il Napoli la prestazione fu eccellente, e il ko arrivò anche e soprattutto per decisioni arbitrali alquanto discutibili. E contro la Lazio stessa storia. Contro le medio-piccole, invece, sono mancati punti e prestazioni. A Verona, col Lecce in casa, a Brescia e col Genoa. Contro la penultima. La quindicesima, la dodicesima e la terzultima in classifica è arrivato solamente 1 punto, e anche le prestazioni, spesso e volentieri, sono state pessime. Meglio contro le big, dunque, che contro le piccole, anche se, vittoria di San Siro col Milan esclusa, anche contro le prime dieci della graduatoria non sono arrivati troppi punti, anzi: solo 7 in 9 incontri.
PRESTAZIONI Molto più viva e in partita contro l’Inter, rispetto alle ultime uscite, dal punto di vista della prestazione la squadra viola. Meritava, per quanto espresso sul campo, di più dei due pareggi rimediati contro Atalanta e Juventus. E di più contro Lazio e Napoli. E venerdì, al Franchi, arriva la Roma, occasione ghiotta per provar a centrare il primo successo contro chi lotta per la zona Champions. Ma intanto, l’esser stati dentro la partita fino all’ultimo, e aver reagito senza squagliarsi come accaduto nel recente mese e mezzo da incubo, è già un segnale importante. Ora, oltre alla prestazione, serviranno anche i punti. Uscire dai bassifondi si può, e provare a risalire la china è meno impossibile di quanto poteva sembrare fino al gol di Vlahovic contro l’Inter stessa.
Di
Gianluca Bigiotti