Paradosso Palladino: fresco di rinnovo ma risultati in caduta libera. Per il tecnico l’Europa è ancora possibile

Un maggio da incubo, da Siviglia a Venezia la Fiorentina sprofonda e la zona europea è un miraggio. Pradè tuona

Un maggio da incubo. Le sconfitte di Siviglia e Roma, il pareggio nel ritorno con il Betis con conseguente eliminazione dalla Conference e infine il k.o di Venezia: in soli 12 giorni il castello viola si è totalmente sgretolato, con la Fiorentina scavalcata dal Milan, scivolata al nono posto e con un girone di ritorno da appena 24 punti in 17 partite. L’Europa, sempre più lontana, rimane però ancora negli occhi e nella mente di Palladino: «È ancora tutto aperto, qualificarsi ad una coppa è il nostro obiettivo e la nostra ambizione e credo che i ragazzi se lo meriterebbero», riporta il Corriere Fiorentino.

PARADOSSO. Se per i viola il momento è a dir poco negativo, quello di Palladino può essere definito paradossale, con i risultati in caduta libera da una parte e il fresco rinnovo fino al 2027 dall’altra: «Io non sono legato né ai soldi né ai contratti. Ciò che mi fa stare tranquillo non è la durata del contratto ma il lavoro, e io e il mio staff diamo sempre il massimo». Le croniche difficoltà in trasferta dei viola si sono acuite nell’ultimo periodo: quella del Penzo è stata l’ottava sconfitta lontano dal Franchi in campionato, con un rendimento da appena 22 punti in 18 partite. «Non si può perdere 8 punti con venezia e Monza, faremo riflessioni profonde», tuona il d.s. Pradè.