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Da Paquetà a Belotti, fino a Florenzi e Baselli. Presente del calcio nell’incertezza. Futuro viola nella sicurezza

Commisso

Il calcio vive ancora nell’incertezza. Ma la Fiorentina è sicura: il suo futuro sarà importante. Già dalla prossima stagione arriverà il salto di qualità

Mentre il pallone non trova ancora assoluta certezza di ripartire col campionato, il futuro della Fiorentina si annuncia pronto al salto di qualità

PRESENTE DEL CALCIO INCERTO. Mentre il calcio continua a vivere nell’inquietudine, con l’incertezza ancora forte di una ripartenza vera e propria del campionato, la Fiorentina come tutti gli altri club di Serie A continua ad attendere le decisioni delle istituzioni. Del calcio, e politiche. Il teatrino è durato abbastanza. E mentre la gente, quella per cui il calcio esiste, attraverso i gruppi del tifo organizzato ha lanciato il suo messaggio di contrarietà alla ripresa del pallone, l’importanza economica del carrozzone è ormai diventata prioritaria. Ma sui protocolli e sulle responsabilità ancora non ci sono accordi totali.

Capita così che qualcuno possa allenarsi, e altri no. Che qualcuno violi le norme ed altri siano ancora in attesa. E comunque vada, anche se le mille teste chiamate a dare il via libera o lo stop si trovassero d’accordo, i dubbi sul riuscire a portare a termine questa stagione restano. Ma insomma si decida: o ci si prova, oppure si pensi alla prossima stagione.

FUTURO FIORENTINA. In tutto questo nebuloso scenario c’è una certezza: la Fiorentina, l’anno prossimo, si presenterà ai nastri di partenza con ambizioni decisamente differenti a quelle degli ultimi anni. Il salto di qualità che Rocco Commisso vuole far fare al club viola è ormai cosa nota. Nelle parole, ma anche nei fatti. Se a gennaio il patron gigliato ha fatto un mercato a dir poco monstre rispetto ai canoni a cui il calcio è abituato, quello che andrà in scena in estate potrebbe esserlo altrettanto. Lontani i tempi dei Norgaard e dei Pjaca, e delle scommesse in nome della futura plusvalenza. Il vento è cambiato dalla parti di Firenze.

NOMI IMPORTANTI. Non è un caso se la Fiorentina si è messa in casa, subito, uno dei migliori centrocampisti della Serie A, tra le rivelazioni assolute, come Amrabat. L’altro è già in casa, e si chiama Castrovilli, che nonostante le tante avances resterà a Firenze.  Kouame, prima dell’infortunio, era una piacevolissima sorpresa, e il vero Duncan (arrivato con un infortunio alle spalle e mai visto al cento per cento) potrebbe regalare gioie. E poi ci sono i rumors: quelli che riguardano Florenzi sono più di semplici voci. Lascerà il Valencia, tornerà a Roma, e poi ripartirà. E la Fiorentina c’è sopra da tempo. Così come su Baselli, nome che è sempre piaciuto a Pradè e che dovrebbe lasciare il Torino in estate. La Fiorentina ci potrebbe provare. Ma soprattutto c’è Belotti. La Fiorentina ha voglia di provarci davvero. La punta granata è pronta a dire addio al Torino, stavolta per davvero, e si registrano aperture da parte di Cairo. Servirà un investimento importante, ma il momento è quello giusto. E con il Gallo davanti la Fiorentina farebbe un salto di qualità importantissimo avendo comunque un Vlahovic alle spalle (o in tandem) che da sorpresa può diventare certezza. E Paquetà non è solo una boutade. Piace, come De Paul, e uno dei due potrebbe arrivare. Nomi, sicuramente, di un calibro diverso rispetto a quelli a cui eravamo abituati in ottica viola nelle ultime stagioni.

COMUNQUE VADA. Che parta Chiesa o meno, c’è un’altra certezza: anche se Federico dovesse lasciare la Fiorentina quei soldi che entrerebbero saranno totalmente reinvestiti. Non andranno a finanziare comparti vari, sportivi o tecnici, in nome dell’autofinanziamento, come accadeva fino ad oggi. E sarà, eventualmente, sostituito con calciatori che possano permettere alla Fiorentina di ripercorrere strade fatte da club che da cessioni illustri sono partiti per spiccare il volo, come il Napoli quando vendette Cavani e Lavezzi, giusto per fare un esempio. Il salto di qualità, insomma, è dietro l’angolo. Prima, però, ci sarà da capire come e se questo campionato ripartirà, e come verrà portato a termine. Perché la classifica non dà ancora margini assoluti di serenità. E da questo finale di stagione si capirà anche se a guidare la Fiorentina della crescita sarà ancora Iachini o meno. Una cosa è sicura: sarà Daniele Pradè a costruirla. Cosa che non era scontata.

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