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Palladino vara la difesa a tre. Servono (almeno) due centrali sul mercato

Palladino, Ferrari e Pradè

“Non sono un integralista, ma la mia idea è partire con una difesa a tre”: i giovani sperano, reparto da integrare

In molti l’avevano evocata anche durante il triennio di Italiano. Da Raffaele Palladino in conferenza stampa è arrivata la conferma: la prima ‘rottura’ sul piano tattico, rispetto al ciclo precedente, sarà sulla linea difensiva. Da quattro a tre. Almeno nelle idee iniziali, quantomeno.Io non sono un integralista che usa solo un modulo, mi piace anche cambiare. In questi due anni trascorsi in Serie A ho fatto tanti esperimenti: non credo in un solo sistema di gioco ma credo in dei principi di gioco”, ha detto Palladino.I calciatori devono essere intelligenti e saper giocare in tante posizioni. La Fiorentina ha grandi giocatori che possono farlo. L’idea mia è partire con una difesa a tre, quindi cambiare sistema di gioco e passare a un 3-4-3 o 3-4-2-1, come lo volete chiamare. Però la Fiorentina viene da un percorso di 4-3-3 e 4-2-3-1, quindi anche questi sistemi durante l’anno si potranno adattare”.

A TRE. E quindi si ripartirà dalla difesa a tre. Del resto, Milenkovic, Quarta e Ranieri sembravano sulla carta perfetti per giocare insieme. Lo hanno fatto solo in alcuni spezzoni lo scorso anno, specie quando c’era da gestire (perfino da recuperare) una partita. L’argentino bravo ad impostare e dettare i tempi, oltre che a fungere da vecchio ‘libero’ che si sgancia con la sua rapidità. Il serbo forte fisicamente, l’italiano bravo anche a spingere. Tutti, tra l’altro, hanno già adottato questo sistema in carriera. Si tratterà solo di ‘rispolverare’ vecchi meccanismi e adattarsi alle richieste specifiche di Palladino.

DA IACHINI/PRANDELLI. Certo, il cambiamento potrebbe non essere semplice. Lo ha detto anche il tecnico: per una squadra che viene da tre anni con la difesa a quattro serviranno un po’ di allenamenti per oliare concetti e meccanismi, anche se appunto con Italiano in certi frangenti il gruppo ha dimostrato di saper cambiare anche in corsa. Ma di fatto la Fiorentina non gioca stabilmente con la difesa a tre dai tempi di Iachini e Prandelli. Altri tempi, un’altra era calcistica. Quando ad esempio Prandelli arrivò e provò ad ‘imporre’ la linea a quattro, salvo poi dover tornare al terzetto difensivo sulla spinta di Caceres e gli altri. Ora Palladino ci riproverà, ma avrebbe già ricevuto risposte confortanti dai diretti interessati. Del resto, al di là del modulo, sono proprio i principi di calcio ad essere diametralmente opposti a quanto accadeva quattro anni fa.

LE FASCE. E sugli esterni? Su Parisi il tecnico ha risposto: pare perfetto per fare il quinto (o quarto, in caso di 3-4-3) di centrocampo, anche Biraghi del resto ha sempre spinto tanto con Italiano da essere più un centrocampista che un terzino (oltre che occupare una zona di campo più avanzata anche nell’annata all’Inter, ad esempio). E che dire a destra, dove Dodo è sempre stato una freccia, stessa cosa per Kayode che a tutta fascia può far valere il proprio motore. Certo, ora sul mercato qualcosa si dovrà inserire. Igor, nei fatti, non è mai stato sostituito (per sei mesi da Mina, poi da Comuzzo), numericamente è evidente che manca qualcosa. Intanto le prime opportunità le avranno i giovani. Verosimilmente, se davvero si andrà avanti sulla difesa a tre, ci potrebbero essere un paio di acquisti mirati tra i centrali, mentre almeno la sesta casella (nel gioco delle coppie) potrebbe essere occupata da uno dei ragazzi provenienti dal vivaio.

I GIOVANI. Non solo Comuzzo, ma anche Lucchesi, magari Dalle Mura, si giocheranno chance importanti in ritiro al Viola Park. Anche perché soprattutto all’inizio mancheranno Milenkovic e Quarta, impegnati in questi giorni in Nazionale. Occasione anche per Niccolò Pierozzi, che da esterno a tutta fascia nei sei mesi in prestito a Salerno ha più volte giocato anche come ‘braccetto’ di destra in una difesa a tre. Un po’ il percorso che fece anche Ranieri. Chissà che non possa essere una risorsa in questo nuovo ruolo.

PRIME IDEE. Poi, però, dovrà essere anche Pradè a dare una mano alle idee di Palladino. Allenatore e società stanno agendo in sinergia, come assicurano i diretti interessati. E allora non è un caso il rinnovato interesse della Fiorentina per Arthur Theate, forte centrale belga classe 2000 del Rennes che già lo scorso anno era stato cercato dai viola. Ex Bologna, è ora agli Europei, servirebbe un investimento in doppia cifra a meno che i francesi non aprano ad un prestito con diritto/obbligo di riscatto (ma pare complicato, e ad oggi non l’hanno fatto). Più economico Nicolas Valentini, difensore classe 2001 in scadenza a dicembre con il Boca Juniors. Anche lui piede mancino, molto interessante. Prime idee di un mercato destinato ad accendersi presto anche in difesa.

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